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Un tempo erano riservati solo a determinati casi, molto selezionati. Oggi, invece l’uso degli antidepressivi è sempre più diffuso anche fra gli adolescenti e fra i giovani. Le ragioni? Secondo gli esperti almeno in parte è sicuramente colpa della crisi economica. Ecco perché.
Crescita continua negli ultimi anni
Dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, emerge che il consumo dei farmaci antidepressivi è aumentato costantemente dal 2004 al 2012, fino a raggiungere un + 4,5%. Al punto che oggi questi medicinali rappresentano una delle principali voci della spesa farmaceutica pubblica in Italia.
Soprattutto tra gli adolescenti
Negli ultimi tempi, si è assistito però a un cambio di rotta per quanto riguarda l’uso degli antidepressivi. Se in passato le consumatrici principali erano le donne di mezza età, ora fra le categorie più trattate con queste molecole ci sono anche gli adolescenti e i giovani.
Manca la speranza per il futuro
Parte della responsabilità è da attribuire sicuramente alla crisi economica, che fa vedere tutto nero ai ragazzi. Molti non riescono ad avere speranza per il futuro, quindi, tendono ad avere un umore basso. Chi, poi, cerca un lavoro senza riuscire a trovarne uno rischia una vera e propria forma depressiva. Anche vedere i propri genitori alle prese con le difficoltà economiche e lavorative non è certo un bene per i ragazzi, che finiscono così per chiudersi in se stessi e isolarsi. Alcuni possono anche reagire in modo inappropriato, adottando comportamenti a rischio.