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L’anoressia è una patologia prevalentemente femminile. Attenzione però a non sottovalutare la sua crescente incidenza negli uomini. Questo l’allarme lanciato dagli esperti dell’Ame (Associazione medici endocrinologi), che sottolineano come soffra di anoressia un uomo ogni quattro donne.
Tre milioni di anoressici in Italia
In Italia l’anoressia colpisce circa tre milioni di persone. Di queste, il 20% è costituito da ragazzi. Una percentuale che fa riflettere e rivela una crescita dei casi tra i maschi. Considerata prevalentemente donna, l’ anoressia si scopre dunque sempre più una patologia maschile. Analizzando i dati, gli esperti dell’Ame sottolineano come sia importante rivalutare le modalità di approccio all’anoressia e non sottovalutare questa “migrazione sessuale” del problema.
Non è più un problema solo femminile
Alla base delle preoccupazioni dell’Ame c’è la forma mentis creatasi intorno all’anoressia in questi anni. Infatti, l’aver considerato il problema come esclusivo dell’universo femminile, non permette un corretto e tempestivo approccio quando a essere colpito è un uomo. Da questo derivano diagnosi tardive, oltre a paura e imbarazzo nei ragazzi. Sono però gli stessi medici a dover cambiare approccio, evitando di sottovalutare i casi di anoressia maschile, eliminando anche i più minimi pregiudizi diagnostici di genere.
Va cambiato l’approccio verso la malattia
Proprio come accade per le ragazze, nei ragazzi l’anoressia si presenta prevalentemente intorno ai 14-15 anni, ma non mancano casi registrati anche a partire dai 8-9 anni. È chiaro dunque come sia importante tenere alta la guardia. Come spiega l’endocrinologa ed esperta dei disturbi del comportamento alimentare, Simonetta Marucci, gli uomini sono stati tagliati fuori per anni dagli studi sul tema, con protocolli clinici e diagnostici modellati principalmente sull’universo femminile.
Sempre meno differenze di genere
In linea di massima, aggiunge Marucci, l’ anoressia negli uomini si rivela molto simile a quella delle donne, anche se spesso, oltre a comportamenti alimentari sbagliati e dannosi, l’ossessione per la forma fisica si manifesta attraverso un’attività sportiva compulsiva. In questo contesto, è importante che medici e specialisti comincino a riconoscere i sintomi e comprendano le emozioni dei ragazzi, per aiutarli al meglio nella lotta contro l’anoressia.