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Nell’arco di meno di sessant’anni le modalità di corteggiamento durante l’adolescenza sono cambiate radicalmente: si è passati dalle lettere e dalle telefonate da casa (previo consenso dei genitori) a una comunicazione più frequente e allo stesso tempo artificiale, tra sms, chat e social network. Inevitabilmente le relazioni degli adolescenti digitali si sono plasmate su questo nuovo modello comunicativo. Ma, secondo uno studio della University of Carolina a Chapel Hill e della North Carolina State University, una relazione vissuta “online” durante l’adolescenza renderebbe molto più difficile le relazioni stabili in età adulta.
Lo studio su quasi 500 adolescenti
La ricerca, pubblicata sul Journal of Research on Adolescence, ha coinvolto 487 teenager di circa 14 anni con una relazione stabile, interpellandoli due volte all’anno sulle modalità e la frequenza di comunicazione con il partner. Dall’inchiesta è così emerso che gli adolescenti digitali che prediligevano le interazioni online, un anno dopo aveva delle competenze interpersonali più basse in questo ambito. Questo accade perché nelle relazioni con uno scambio più virtuale mancano dei confronti diretti, come la gestione dei conflitti.
L’importanza del vis-à-vis
La gestione del conflitto in una relazione è fondamentale per rinegoziare i desideri reciproci e ampliare la comprensione della realtà. Soprattutto durante l’adolescenza, infatti, questa capacità di ricerca del compromesso è essenziale per innescare la futura maturità relazionale. Avere degli scambi relazionali soprattutto attraverso dispositivi digitali contribuisce, invece, all’abbandono di una risorsa affettiva importantissima che può avvenire solo di persona e alla conseguente perdita dell’intimità.