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Secondo il rapporto “Indagine sull’alcolismo in Italia” oltre la metà (il 52,8%) dei ragazzi entro i 19 anni ha bevuto il primo bicchiere tra gli 11 e i 14 anni e la maggior parte degli adolescenti beve alcolici. In particolare, tra i 15-19enni la percentuale di chi beve qualche volta è del 65% e solo 2 su 10 sono astemi. Sale l’ allarme alcol!
Un rito di passaggio
Il drink è considerato una sorta di rito di passaggio che caratterizza la fine dell’infanzia. E anche se i maschi bevono più delle ragazze, il tradizionale divario tra i due sessi è molto più contenuto rispetto al passato. Un terzo degli intervistati ha ammesso di aver giocato con gli amici a chi beve di più (33,1%) e una identica percentuale rivela di aver visto un amico o un conoscente riprendersi o farsi riprendere in video mentre beveva. Ad alimentare l’ allarme alcol c’è anche il problema del “binge drinking”, la tendenza a bere molto (5-6 drink) in un colpo solo: praticata da quasi la metà (47,7 per cento) degli interpellati, con poco più di una persona su dieci che dichiara di farlo spesso.
Si beve per svago
La bevanda alcolica più amata dai giovanissimi è la birra, seguita da vino, shottini e superalcolici. Il consumo è sempre più extracasalingo, e legato a momenti di divertimento: il 28,6% beve al pub, il 21,4% in discoteca, solo due su dieci bevono a tavola. Sono i più giovani ad associare all’alcol il concetto di “piacere”, più spesso degli adulti (21,6% contro il 14,3%). L’ allarme alcol cresce se poi si considera che oltre la metà dei minori ha acquistato alcolici (54,4%) nonostante la legge italiana lo vieti e obblighi il venditore a chiedere un documento d’identità. Di questi, oltre un quinto dichiara che non gli è stato mai chiesto il documento al momento dell’acquisto (21,7%).
Pericolo degli incidenti stradali
L’uso di sostanze alcoliche è tra le prime cause di morte tra i giovanissimi, spesso in seguito a incidenti stradali. Il 30% dei ragazzini tra gli 11 e i 14 anni dichiara di aver viaggiato su un mezzo guidato da qualcuno che aveva bevuto. Interrogati sul tasso alcolemico consentito dalla legge per guidare, tre quarti dei giovani non sono stati in grado di rispondere correttamente.