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L’alimentazione in famiglia aiuta gli adolescenti ad affrontare tanti problemi psicologici tipici della loro età. In particolare, passare regolarmente del tempo a cena in famiglia può incentivare i più giovani a chiedere aiuto, se presi di mira dal bullismo. A questa conclusione sono arrivati gli studiosi dell’americana McGill University che hanno pubblicato i risultati della loro ricerca sulla rivista scientifica Jama Pediatrics.
Importanti il sostegno della famiglia
Secondo l’indagine, condotta su un campione di oltre 20mila adolescenti, avere rapporti regolari e scambi di vedute giornalieri con tutti i componenti della famiglia raccolti attorno alla tavola per la cena, aiuta i ragazzi a combattere contro i bulli a scuola e a rimettere nella giusta prospettiva anche gli episodi di bullismo online in cui possono rimanere coinvolti, magari navigando sui social network. I ricercatori hanno chiesto agli adolescenti del bullismo, ma hanno indagato anche sulla loro salute mentale e se avessero problemi di alcolismo, di depressione, ansia, o si fossero mai resi protagonisti di episodi di autolesionismo o ancora fossero dipendenti da sostanze stupefacenti o facessero pensieri suicidi.
Più pericoloso il bullismo on line
La conclusione del loro studio ha stabilito a che gli adolescenti che hanno sperimentato il cyberbullismo, avevano il 2,6-4,5 volte di probabilità in più di soffrire di problemi emotivi, comportamentali e di abusare di sostanze psicotrope rispetto a coloro che hanno sperimentato il bullismo tradizionale. Questo dato è anche inversamente proporzionale alle cene in famiglia: i problemi mentali e il cyberbullismo, infatti, sono risultati più comuni tra gli adolescenti che hanno cenato meno spesso in famiglia. Per questo motivo gli studiosi hanno concluso che il contatto con la famiglia riduce alcuni degli effetti sconvolgenti del cyberbullismo, che nei casi più gravi, porta i giovani fino al disprezzo di sé e ai pensieri di suicidio. In alcuni casi estremi, poi, di cui la cronaca si è ampiamente occupata, i giovani destabilizzati dai cyberbulli arrivano a cercare di togliersi la vita con un gesto estremo.
Il dialogo è fondamentale
“I risultati dello studio sono promettenti – hanno detto i ricercatori – ma non vogliamo semplificare eccessivamente quello che abbiamo osservato. Molti adolescenti non fanno regolari pasti in famiglia, ma ricevono un sostegno dalla loro famiglia in molti altri modi diversi”. I ricercatori ritengono, infatti, che la cosa più importante sia aiutare gli adolescenti a affrontare i loro problemi attraverso un dialogo costante e quotidiano.