Argomenti trattati
Il consumo di alcol da giovani è negativo perché predispone l’organismo alla cirrosi da grandi. L’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, riconosce l’alcol come droga perché è in grado di creare dipendenza, assuefazione e disturbi comportamentali. Ma, a differenza di altre sostanze, l’alcol è legale. Occorre quindi tanta attenzione da parte dei genitori.
Serve moderazione
Sì alle bevande alcoliche, ma con moderazione. Specie per i più giovani, che devono fare attenzione ad un uso sconsiderato, a tavola, di vino o birra e, fuori casa con gli amici, di drink superalcolici che, a lungo andare, fanno aumentare il rischio di pressione alta, ictus, alcuni tipi di tumore, malattie cardiache e, non per ultimo, di cirrosi epatica.
Provato da un lunghissimo studio
Uno studio, della durata di circa 40 anni, condotto in Svezia, ha dimostrato come l’uso di alcol da giovani sia legato allo sviluppo, da grandi, di danni al fegato. La ricerca, pubblicata sul Journal of Hepatology, ha interessato 49mila giovani svedesi tra i 18 e i 20 anni, di leva negli anni 1969 e 1970 (quando il servizio militare era obbligatorio).
A rischio con due bicchieri al giorno di vino
Nel 2009, dopo 39 anni, 383 uomini sono morti per gravi disturbi al fegato come cirrosi epatica, ascite, carcinoma epatocellulare, varici esofagee, collasso del fegato. La conclusione dei ricercatori dello studio pluriennale è che più precoce è il consumo di alcol, maggiori sono le probabilità di morte per cause epatiche da adulti. E il rischio è più alto in chi beve due drink al giorno, pari a circa 20 grammi di alcol (due lattine di birra o due bicchieri di vino o due bicchierini di un superalcolico).
Le donne ancora più esposte
C’è da evidenziare, però, che la ricerca ha interessato solo gli uomini escludendo le donne. Il sesso femminile, però, è ancora più a rischio perché la tolleranza all’alcol risulta ridotta.