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Il 10% della popolazione mondiale soffre di acne. In Italia, secondo i dati Aideco, Associazione italiana dermatologia e cosmetologia, la patologia interessa l’80% dei giovani con una maggiore incidenza durante l’adolescenza e preadolescenza, più nelle ragazze, soprattutto tra i 13 e i 15 anni, rispetto ai soggetti maschi che risultano più colpiti fra i 15 e i 17 anni. Ma anche gli adulti non ne sono esenti: la percentuale non è importante ma comunque in crescita e sempre con una maggiore frequenza nelle donne e nelle mamme.
I metodi di cura tradizionali
«Attualmente per la cura dell’acne si usano farmaci topici o per via orale come l’acido retinoico, il gel al benzoilperossido o creme antibiotiche, fino ad arrivare all’isotretinoina, che prevede 10-12 mesi di terapia, sotto costante controllo medico e obbligo di esami del sangue ogni mese» spiega il dottor Domenico Carella, dermatologo di Palermo ed esperto di laserterapia. «Tutto questo non è esente da effetti collaterali che vanno dalla secchezza cutanea a tutta una serie di altre problematiche che possono emergere lungo il percorso terapeutico, oltre al fatto che le tradizionali cure per l’acne sono controindicate per le donne in gravidanza o che desiderano avere in tempi brevi un figlio».
Un nuovo laser specifico
Anche se l’acne può avere origini diverse, la ghiandola sebacea gioca sempre un ruolo fondamentale. La chiave per arrivare alla soluzione permanente è quindi quella di denaturarla. Realizzato tutto in Italia, il nuovo laser Accure rappresenta l’ultima frontiera del trattamento dell’acne. «Con il calore disattiva in modo mirato l’attività della ghiandola sebacea, da cui ha origine la produzione eccessiva di sebo e di conseguenza l’acne» commenta il dermatologo. «Sicuro, adatto sia per i fototipi chiari che scuri e ad ogni età, permette di intervenire con successo ed in modo semplice sul volto, la schiena e su altre zone come i glutei dove l’acne si manifesta in modo aggressivo e diffuso: il tutto salvaguardando la pelle e con la sicurezza d’efficacia senza dover assumere farmaci».