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Le mode vanno e vengono. Ma quelle che circolano tra i giovani spesso sono estreme e decisamente pericolose. L’ultimo caso è significativo: si tratta della tongue splitting detta anche tongue forking e, in italiano, lingua biforcuta. Per arrivare al risultato di una lingua divisa in due parti, biforcuta appunto, occorre il chirurgo ma in alcuni casi l’intervento viene eseguito da chi pratica tatuaggi e piercing. I rischi comunque quando si decide di avere la lingua biforcuta ci sono e non sono pochi.
Emorragie, infezioni e altri danni
L’allarme arriva dalla Gran Bretagna con una dichiarazione congiunta emessa dalla Facoltà di chirurgia dentale, dal Royal College di Chirurgia e dall’Associazione britannica di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica (Bapras). I pericoli più rilevanti, secondo quanto dichiarano i medici, riguardano possibili emorragie, infezioni, danni neurologici e problemi futuri di respirazione e deglutizione. Da aggiungere a questi danni – già di non poco conto – ci sono anche le possibili fenditure ai denti e le eventuali ferite dolorose alle gengive. Il presidente della Bapras, David Ward, è arrivato a dichiarare che nessun chirurgo rispettabile dovrebbe effettuare un’operazione che comporta così alti rischi, sia al momento della procedura, sia a lungo termine.
Nata negli Usa, ma dichiarata illegale
Dopo il primo caso di divisione della lingua registrato nel 1996 da parte di un body piercer statunitense, Dustin Allor, che aveva provato la pratica su di sé, la moda della lingua biforcuta ha continuato a diffondersi, sia pur solo tra un gruppo ristretto di persone che interpretano il gesto del taglio come un modo per distinguersi dalla massa e per assomigliare a soggetti soprannaturali. Una recente sentenza della Corte d’Appello ha dichiarato illegale in Inghilterra e in Galles la pratica della divisione della lingua, ma rimangono comunque molte incertezze dal momento che non esiste una legge che regolamenti e vieti in maniera diretta l’operazione. Il pericolo poi è che, come succede per molti altri interventi di chirurgia estetica, cresca un mondo parallelo di operazioni fatte da persone non autorizzate, in locali non sterili e con strumenti che possono non essere adatti e quindi pericolosi.