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In un mondo, reale e virtuale, dove tutti sembrano avere chiome perfette, soffrire di forfora può essere un problema non di poco conto, soprattutto per i più giovani. L’adolescenza, del resto, caratterizzata da squilibri ormonali che determinano una maggior produzione di sebo, è sicuramente una fase a rischio per la comparsa delle fastidiose squame bianche che si “sfarinano” sui vestiti.
Il problema necessita di essere affrontato con tempestività dal momento che può avere un forte impatto sull’autostima in una fase particolarmente delicata come quella dell’adolescenza. Può generare inoltre una condizione di stress che in un circolo vizioso non fa che accentuare la problematica. Il dermatologo è la figura professionale a cui fare riferimento per avere indicazioni su come affrontare la forfora che va trattata con shampoo e formulazioni ad hoc.
Che cosa è la forfora
Un disturbo molto comune del cuoio capelluto che si manifesta sotto forma di una desquamazione biancastra che ricopre il cuoio capelluto, i capelli e spesso risulta anche troppo evidente agli altri. Si tratta di residui di cellule morte provocate dal fatto che, in caso di forfora, il normale ricambio cellulare a livello del cuoio capelluto avviene in maniera più rapida rispetto al normale.
Il processo di rigenerazione delle cellule cutanee, i corneociti, dura infatti normalmente 28 giorni: quando invece avviene in un periodo più breve, tra i 5 e i 14 giorni, il cuoio capelluto reagisce producendo cellule in eccesso che si accumulano in superficie formando le squame bianche. Il prurito e la necessità di grattarsi non fanno altro che favorire il distacco delle squame che finiscono tra le ciocche e possono cadere anche sul collo e sulle spalle.
Le cause della forfora
La forfora può essere dovuta a diverse cause che provocano un’irritazione del cuoio capelluto e la sua conseguente desquamazione.
- Le alterazioni ormonali. La causa per cui gli adolescenti sono facilmente colpiti dalla forfora va ricercata proprio nell’instabilità ormonale che caratterizza la fase della crescita e che può determinare un aumento della quantità di sebo a livello del cuoio capelluto, responsabile a sua volta di irritazioni che lo rendono più vulnerabile alla forfora. In queste condizioni, la Malassenzia furfur, un microrganismo che è normalmente presente sul cuoio capelluto senza creare fastidi, nutrendosi di sebo lo scompone in vari sottoprodotti, tra cui l’acido oleico, una sostanza che in alcuni soggetti può irritare il cuoio capelluto e causare la forfora. In sostanza più sebo viene prodotto, maggiore è l’irritazione e più facile la comparsa della forfora.
- Una scorretta routine di cura. Lavare i capelli con troppa frequenza o al contrario diradare gli shampoo, usare prodotti non adatti che seccano il cuoio capelluto o non riescono a eliminare il sebo come dovuto, sono gesti che finiscono per peggiorare il problema della forfora.
- Alcune patologie del cuoio capelluto. La presenza di forfora associata a rossore può essere sintomo di una malattia come la psoriasi o la dermatite seborroica. In questi casi rivolgersi al dermatologo è più che mai importante per una diagnosi puntuale e una cura su misura.
Come accorgersene
La presenza di squame bianche a livello del cuoio capelluto, tra le ciocche ed eventualmente anche sugli abiti è il segnale più evidente di un problema di forfora negli adolescenti.
Spesso a segnalarla sono anche sensazione di fastidio, prurito e rossore a livello del cuoio capelluto. Occorre comunque cercare di fare un distinguo tra la cosiddetta forfora grassa e quella secca.
La prima si manifesta con la presenza di scaglie grosse, con un diametro in genere superiore ai due millimetri, giallastre, dall’aspetto untuoso che tendono a restare attaccate al cuoio capelluto e che si accompagnano a capelli che si ungono facilmente per un’eccessiva presenza di sebo. La forfora secca si caratterizza invece per squame più sottili, di colore dal bianco al grigiastro, dall’aspetto farinoso simile a polvere che, proprio perché leggere e non appiccicose, tendono a distribuirsi su tutta la lunghezza dei capelli cadendo poi su collo e spalle.
Come combatterla negli adolescenti
Per chi ne soffre e in modo particolare per gli adolescenti la forfora non è solo un problema estetico. Ha un impatto forte, infatti, sulla vita di relazione minando in profondità l’autostima. Secondo una ricerca Clear condotta in collaborazione con AstraRicerche il 60% di chi soffre di forfora dichiara che il problema ha un impatto psicologico sulla quotidianità.
Ben il 94% la ritiene una condizione imbarazzante e il 51% dichiara di modificare i propri comportamenti in funzione di questo problema. Se questo vale per gli adulti, vale ancora di più per gli adolescenti che attraversano una fase di costruzione sia della propria immagine corporea sia della propria autostima, un processo complesso che può essere ostacolato da qualsiasi problema risulti ben visibile all’esterno come quello della forfora.
Questo rischia per altro di innescare un circolo vizioso: il disagio provocato dalla forfora diventa una fonte di ansia che generando stress acuisce l’infiammazione e accentua il problema. A rendere ancora più difficile affrontare la forfora negli adolescenti ci sono anche alcuni pregiudizi che ancora ruotano attorno alla questione come quello che la forfora sia dovuta a una cattiva igiene o che sia “contagiosa” e che sia opportuno quindi tenere a distanza le persone che ne soffrono.
Tutto questo spiega perché i genitori non dovrebbero mai classificare il problema come una questione da poco lasciando che si risolva da sola. La percezione di sé è strettamente correlata all’autostima e una cattiva immagine del proprio corpo, o anche solo di una parte di esso come possono essere i capelli, può generare una profonda insicurezza con conseguenze anche di una certa importanza.
Ecco perché nel momento in cui i genitori percepiscono una forte ansia dei figli nei confronti del problema forfora sarebbe opportuno che chiedessero il supporto, in primis del dermatologo, ma anche di un professionista della salute mentale come uno psicologo, uno psicoterapeuta, un pedagogista specializzato.
Cosa è bene fare e cosa evitare
La detersione è il passaggio chiave per tenere sotto controllo la forfora. Fermo restando che sia sempre opportuno chiedere il parere di un esperto, sono utili comunque alcune regole generali da rispettare al momento del lavaggio:
- non strofinare mai il cuoio capelluto con eccessivo vigore e non grattarlo con le unghie; al momento del lavaggio basta massaggiarlo delicatamente con i polpastrelli.
- evitare l’acqua troppo calda che stimola le ghiandole sebacee; al contrario è utile concludere lo shampoo con un risciacquo freddo che aiuta a restringere il lume delle ghiandole sebacee. Importante, comunque, che il risciacquo sia accurato perché i residui di shampoo che non vengono portati via finiscono per irritare ancora di più il cuoio capelluto accelerandone la desquamazione e peggiorando la forfora.
- regolare il phon sulla temperatura tiepida: il calore stimola le ghiandole sebacee e fluidifica il sebo favorendone la diffusione lungo i capelli che sembrano subito sporchi, anche appena lavati.
Come scegliere lo shampoo
Uno dei passaggi chiave per trattare in maniera corretta la forfora è scegliere con attenzione lo shampoo da usare. Deve essere specifico per il problema, ma anche mirato a contrastare le varie problematiche che si correlano alla forfora.
L’Erbolario propone lo Shampoo Antiforfora alla Propoli che ha un’azione sia sulla forfora secca che su quella grassa grazie a estratti dermopurificanti che aiutano a portare via le scaglie e a prevenirne la formazione.
Normalize Shampoo Antiforfora di Biopoint associa l’azione detergente a quella antiforfora grazie alla formula a base di Piroctone Olamine, che deterge rallentando l’accumulo delle squame.
Agisce in maniera specifica sulla forfora grassa lo Shampoo Defence Hair Antiforfora Grassa proposto da BioNike, formula detergente che aiuta a normalizzare la secrezione sebacea e l’eccessiva desquamazione. Grazie a una speciale combinazione di ingredienti lenitivi, contribuisce inoltre ad attenuare prurito ed eventuali irritazioni.
Allevia il prurito che spesso si accompagna alla forfora anche lo Shampoo Head&Shoulders Antiprurito 2 in 1 in grado di agire sulla forfora con decisione, ma mantenendo in equilibrio il pH e il microbioma del cuoio capelluto, così da attenuare le irritazioni.
Ha un deciso effetto idratante lo Shampoo Dermatologico Forfora Secca della linea Bioclin Pro con acido salicilico che svolge un’azione esfoliante dolce e Dipotassio glicirrizinato capace di lenire attenuando l’irritazione e il prurito.
Lo Shampoo Trattante per Forfora e Cute Sensibile Lafarmacia è una valida scelta in caso di forfora, grassa o secca, che si accompagna a un cuoio capelluto sensibile: i suoi tensioattivi delicati detergono con dolcezza senza impoverire, ma agendo efficacemente contro la forfora.
Contrastare la forfora non vuol dire trascurare la bellezza dei capelli. Vichy propone il nuovo Dercos Anti-forfora DS 2 in 1 Shampoo+Balsamo che tiene sotto controllo le squame e il prurito e si prende cura della fibra del capello lasciandola morbida e luminosa dopo il lavaggio.
E’ perfetto invece dopo lo palestra, la piscina e lo sport, ma anche a casa per tagliare sui tempi della cura, lo Shampoo Clear 3 in 1 Freschezza Attiva che funziona come shampoo attivo contro la forfora, balsamo e docciaschiuma.
Foto di Andrea Piacquadio by Pexels