Adolescenti schiavi dei social? Non così tanto!

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 18/12/2019 Aggiornato il 18/12/2019

Famiglia, amici e scuola battono i social sullo stato di benessere dei ragazzi. Un macro-studio evidenzia a sorpresa il basso impatto dei nuovi media sulla vita dei teenagers, a testimonianza che gli adolescenti schiavi dei social è spesso solo uno stereotipo

Adolescenti schiavi dei social? Non così tanto!

Quanto incidono i social media sulla vita degli ragazzi? La figura degli adolescenti schiavi dei social non è reale. In realtà, i ragazzi ricevano maggiori gratificazioni da famiglia, amici e scuola. Stando ai ricercatori dell’Università di Oxford, il 99,75% della soddisfazione di una persona non ha nulla a che vedere con il tempo trascorso sui social.

Social e soddisfazione

Lo studio, pubblicato sulla rivista PNAS, prova a dare una risposta al quesito se gli adolescenti che usano maggiormente i social media abbiano una minore soddisfazione di vita o se, di contro, siano gli adolescenti con minori soddisfazioni a rifugiarsi con più facilità sui social media. Tra il 2009 e il 2017, i ricercatori inglesi hanno chiesto a oltre 12mila ragazzi di età compresa tra il 10 e i 15 anni di rispondere ad alcune semplici domande legate al loro utilizzo dei social. Le risposte sono state confrontate con quelle relative al grado di soddisfazione espresso dal campione nei diversi aspetti della vita.

Un’incidenza minima

I dati raccolti sono stati poi filtrati attraverso oltre duemila analisi, che hanno evidenziato come, rispetto ai propri coetanei, i ragazzi che trascorrono più tempo sui social abbiano probabilità solo leggermente superiori di non essere soddisfatti della propria vita. Come sottolineato da Andrew Przybylski e Amy Orben, dell’Oxford Internet Institute dell’Università di Oxford, nel corso di un anno i social network modificano il grado di soddisfazione degli adolescenti in una percentuale minima che si attesta intorno allo 0,25%. Il dato scende allo 0,04% quando si parla di benessere. Il benessere dei ragazzi arriva infatti dalle gratificazioni di un sana vita in famiglia, con gli amici e a scuola.

Prospettiva sbagliata

I risultati della macro ricerca mostrano come siano le ragazze a risentire, anche se in misura molto ridotta, degli effetti dei social. Le ragazze che trovano poca soddisfazione da alcuni particolari aspetti della propria vita utilizzano infatti meno i social. I genitori, sottolinea Przybylski, non dovrebbero preoccuparsi soltanto del tempo che i propri figli trascorrono davanti a uno schermo, ma spostare l’attenzione su altri aspetti del tema. La cosa importante è infatti identificare gli adolescenti su cui i social hanno un vero impatto e valutare il loro stato di salute per comprenderne le cause e scoprire i fattori che potrebbero farli stare meglio.

 

 

 
 

Da sapere

Secondo i ricercatori, un passo fondamentale sarà sedersi a un tavolo con le società che gestiscono i social e collaborare per migliorarne l’efficienza, approfondendo le modalità con cui le persone utilizzano i nuovi media, non focalizzandosi solo sul tempo di utilizzo.

 

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