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Molti credono che la fertilità sia direttamente collegata all’età. In effetti, è vero che più passano gli anni e più le probabilità di avere delle difficoltà di concepimento aumentano. Tuttavia, questo non significa che l’adolescenza non ne sia a rischio. Al contrario. Secondo gli esperti, è importante che i ragazzi inizino il prima possibile a preservare la salute intima. Ecco perché.
20mila ragazzi controllati
Nelle scorse settimane sono stati resi noti i dati raccolti nel corso della terza edizione di Adrolife, un progetto nato in Veneto e promosso dalla Fondazione Foresta Onlus e dalla Siams (Società italiana di andrologia e medicina della sessualità) sull’adolescenza. Durante la campagna, oltre 20 mila ragazzi hanno richiesto un consulto telefonico con un andrologo, mentre circa 5 mila hanno prenotato visite specialistiche. Inoltre, in 6 mila circa hanno chiesto consigli e chiarimenti via email.
A rischio il 30% dei ragazzi
Gli esperti hanno scoperto che oltre il 30% degli adolescenti che hanno chiesto aiuto presentava malattie andrologiche che possono interferire con la fertilità. La più comune in assoluto era il varicocele, che riguardava il 31% dei ragazzi. A seguire c’erano infezioni del tratto genitale (12%), problematiche sessuologiche (15%, un dato in aumento), riduzione del volume del testicolo (7%), criptorchidismo (2,5%) e addirittura neoplasie testicolari (1%). Stando a questi dati, dunque, un diciottenne italiano su tre ha problemi di fertilità.
Se si interviene, si risolve
“Questi risultati sono stabili negli anni, e dimostrano come già a 18 anni è possibile rilevare patologie del sistema riproduttivo che, se individuate precocemente, possono essere trattate per evitare che, in età più adulta, il potenziale di fertilità sia definitivamente compromesso” ha spiegato Carlo Foresta, ordinario di endocrinologia dell’università di Padova. Per questo, i medici consigliano a tutti i diciottenni di sottoporsi a una visita andrologica e a un esame del liquido seminale. In questo modo, in presenza di eventuali problematiche, si può intervenire in tempo, evitando che in futuro si debba ricorrere alla fecondazione assistita.