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Un adolescente su due beve alcol. In particolare, nella fascia di età tra gli 11 e i 14 anni è un ragazzo su tre a consumare alcol (31%), dato che raddoppia nella fascia di età compresa tra i 15 e i 19 anni, in cui sono due su tre (66%) gli adolescenti che dichiarano di bere. I dati arrivano dalle interviste effettuate da Telefono Azzurro nell’ambito della ricerca “Violenza e droga, criticità ambientali e relazionali domestiche all’origine della dipendenza”, realizzata in collaborazione con Doxa Kids.
Ubriachi fracidi
Le bevande alcoliche secondo l’indagine risultano, oltre che diffuse, anche utilizzate in modo incontrollato: la metà degli adolescenti afferma infatti di essersi ubriacato almeno una volta; il 33% almeno una volta nell’ultimo mese; il 16% tre o più volte nell’ultimo mese.
Non solo alcol, anche droghe
Non è solo l’alcol ad accompagnare i pomeriggi e le serate degli adolescenti. Anche le sostanze stupefacenti fanno la loro parte: il 13% dei ragazzi intervistati ha infatti dichiarato di fare uso di droghe.
Prevenzione prima di tutto
Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria infantile, spiega che l’assunzione di alcol e altre sostanze durante l’adolescenza “può essere predittiva di un utilizzo cronico di una o più sostanze in futuro, oltre che di mortalità e morbilità nel corso della vita”. La prevenzione di questi comportamenti a rischio è tanto complessa quanto importante da attuare, spiega il neuropsichiatra: “Come strumenti di prevenzione è importante effettuare interventi in età evolutiva focalizzati a prevenire l’esordio di comportamenti a rischio in contesti come famiglie vulnerabili, scuole e comunità; ma anche interventi di screening precoce, per rilevare eventuali comportamenti pericolosi e aumentare l’attenzione verso i fattori di rischio”.