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Quello fra adolescenti e sport è un rapporto sempre più complicato. L’allarme arriva dalla Società italiana di pediatria (Sip), che recentemente ha fotografato la situazione italiana, arrivando a una drastica conclusione: per evitare il peggio, è necessario un netto cambio di rotta.
Il “declino” inizia a 11 anni
L’età più critica? Secondo gli esperti della Sip, sono gli 11 anni: è a partire da questa soglia, infatti, che i ragazzini iniziano ad abbandonare progressivamente lo sport. Al punto che a 15 anni solo le metà degli adolescenti pratica un’attività fisica. Nella prima infanzia, invece, le cose vanno molto meglio. I bambini di età compresa fra i 6 e 10 anni, infatti, amano muoversi. Rispetto a 10 anni fa i piccoli sportivi sono in netto aumento: quelli che si impegnano continuativamente in una disciplina sportiva sono passati dal 48,8% al 54,3%.
Più pigre le femmine
A preoccupare, comunque, non è solo la scarsa voglia di fare sport. A questo problema se ne somma un altro: lo stile di vita decisamente poco attivo. In Italia, infatti, i tassi di sedentarietà sono il triplo di quelli delle altre nazioni europee. Una buona fetta di adolescenti è costituita da sedentari assoluti, cioè ragazzini che non praticano né sport né alcuna attività fisica, per esempio andare a scuola a piedi. Il fenomeno è soprattutto femminile: dal 24% (tra i 15 e 17 anni) al 30% (tra i 18 e i 19 anni) delle ragazze sono completamente “pigre”.
Il ruolo dei genitori
Il quadro è decisamente poco roseo. “Una regolare attività fisica e motoria in età evolutiva, insieme alle corrette abitudini alimentari, sono uno strumento decisivo di prevenzione della salute per le future generazioni” ha affermato il presidente della Sip Giovanni Corsello. Per questo, è importante che i genitori per primi, ma anche gli insegnanti, incoraggino i ragazzini a fare sport. In che modo? Innanzitutto dando il buon esempio, quindi, iniziando a muoversi con loro. In secondo luogo, cercando di proporre le attività che più si adattano ai gusti e al carattere dell’adolescente. Inutile, per esempio, insistere con il corso di calcio se il ragazzo è attratto più dal nuoto o dalla scherma.