Adolescenti sempre più fragili e vittime di ansia e depressione

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 06/12/2013 Aggiornato il 06/12/2013

Alla base di ansia e depressione negli adolescenti c’è l’incapacità di costruire relazioni stabili e soddisfacenti 

Adolescenti sempre più fragili e vittime di ansia e depressione

Ansia e depressione sono i nuovi nemici degli adolescenti. “Oggi gli adolescenti sono particolarmente fragili e vulnerabili e, in particolare, soggetti ad ansia e depressione” confermano gli esperti secondo cui nel 2020 la depressione sarà la seconda causa di invalidità a livello mondiale.  E si stima che tra 6 e 10 anni quasi il 10% dei bambini presenterà sintomi psichici.

Reazioni esagerate

Una per tutti: la reazione drammatica che può arrivare fino al suicidio ai rimproveri dei genitori. “Purtroppo però – spiega Tonino Cantelmi, psichiatra e docente di psicologia dello sviluppo all’università Lumsa di Roma – non mancano episodi simili nella cronaca e i protagonisti sono sempre più giovani, in balia di ansia o depressione. Stiamo costruendo un’umanità più fragile e vulnerabile dal punto di vista psichico, con manifestazioni sempre più precoci”.

Incapacità di costruire relazioni stabili

Secondo Cantelmi, la chiave di questo malessere sta “nella difficoltà di costruire relazioni stabili e soddisfacenti con gli amici, in famiglia e sentimentali. Hanno centinaia di amici su Facebook, contatti sui social network, ma stanno perdendo le competenze necessarie per far funzionare il rapporto con gli altri. Così, paradossalmente, si sentono molto più soli rispetto ai nostri coetanei di qualche decennio fa”.

Una vita quotidiana troppo “virtuale”

Prosegue lo psichiatra: “se gli adulti, insieme ai contatti virtuali, hanno ancora una memoria di ciò che serve a costruire relazioni reali, per i nativi digitali le cose sembrano complicarsi. Le amicizie e i primi amori nascono e muoiono in rete. E il moltiplicarsi dei soggetti con cui relazionarsi, tra vita reale e web, rende tutto più difficile. Sembra, insomma, che si stia perdendo l’arte di costruire e coltivare i rapporti con gli altri”. E i primi a risentirne sono proprio i giovanissimi, che con l’adolescenza attraversano una fase particolarmente fragile. 

In breve

CHE COS’È LA DEPRESSIONE

La depressione è un disturbo dell’umore molto diffuso. Ne soffrono circa 15 persone su 100. Si calcola che su 6 neonati, almeno uno soffrirà di depressione durante la vita. Il disturbo depressivo può colpire chiunque a qualunque età, ma è più frequente tra i 25 e i 44 anni di età ed è due volte più comune nelle donne (colpite anche da depressione post partum) adolescenti e adulte, mentre le bambine e i bambini sembrano soffrirne in egual misura.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti