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La fotografia arriva da uno studio durato più di dieci anni (2005-2017) condotto dalla Fondazione Foresta Onlus su oltre 10mila studenti del Veneto. Come spiegato dal professor Carlo Foresta, la Onlus ha lavorato nelle scuole con il progetto “andrologico permanente” in un percorso volto a raccogliere dati e informare i ragazzi circa malattie sessualmente trasmissibili e anticoncezionali, patologie dell’apparato sessuale e stili di vita, fumo, alcol, droghe e prevenzione.
Più fumo… e non solo di sigaretta
Al termine del percorso informativo, ai ragazzi è stato chiesto di compilare un questionario anonimo circa il loro stile di vita e le loro abitudini. I risultati mostrano un’evoluzione costante con chiari punti di contatto tra le risposte e la realtà di una società sempre più fluida. In dieci anni, dal punto di vista fisico i ragazzi sono più alti (da 1,76 a 1,78 cm) e leggermente più grassi (da 69 a 71 kg). Al contempo, accendono la prima sigaretta con più di due anni di anticipo (da 15,7 a 13,2 anni), il 76% di loro ha fumato cannabis (contro il 49,5% del 2005), praticano più sport (anche se spesso fanno uso di integratori acquistati su Internet) e consumano meno droghe. L’omosessualità è in crescita dal 4 al 6%, così come la bisessualità (dal 2 al 5%).
Il sesso ai tempi di internet
Gli aspetti che sembrano influenzare maggiormente la vita degli adolescenti sono la famiglia e la sempre più massiccia presenza di Internet nelle loro vite. Questo connubio porta a problemi relazionali e giovani sempre più soli in un universo in cui l’essere connessi sembra valere più della vita reale. Anche il sesso ne risente. Ben il 26% dei ragazzi ammetta di avere problemi “di prestazione” con mancanza di desiderio, disfunzioni erettili ed eiaculazioni precoci o ritardate. Ciò può essere fatto risalire a un eccesso di pornografia facilmente fruibile su Internet. Per l’80% dei giovani, la Rete risulta, infatti, la primaria fonte informativa in tema di sesso, nel 2015 lo era solo per il 50%. I siti pornografici sono visitati dall’87% dei maturandi: il 19% ammette di connettervisi giornalmente. E il sesso vero? È praticato dal 54% del campione, ma spesso (63% dei casi) non è protetto.
Ripercussioni sulla sfera emotiva e di relazione
Da questi risultati emerge con forza come i ragazzi fatichino a trovare dei punti fermi su cui fare affidamento nella società moderna. Quei punti fermi non possono ovviamente essere rappresentati da Internet che, anzi, contribuisce a creare situazioni di disagio relazionale con ripercussioni sulla sfera comportamentale, affettiva e sessuale dei giovani di oggi. La società, sempre più fluida e instabile, spinge i ragazzi a crearsi la propria verità tra le pagine di Internet, dove avere i rapporti (anche sessuali) sembra essere più facile, ma rischiano seriamente di offuscare il mondo reale e creare una barriera che con il tempo rischia di diventare invalicabile.