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Più di un adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato, e l’ansia e la depressione rappresentano il 40% di tutte le diagnosi in questa fascia di età. Parliamo di 89 milioni di ragazzi e di 77 milioni di ragazze. I dati, che scattano la fotografia della salute mentale degli adolescenti nel mondo, arrivano dall’ultimo report “La Condizione dell’infanzia nel mondo. Nella mia mente: promuovere, tutelare e sostenere la salute mentale dei bambini e dei giovani” redatto dall’Unicef , l’agenzia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere i diritti e migliorare le condizioni di vita dei bambini e delle bambine in tutto il mondo.
Salute mentale e conseguenze future
Secondo il report già da ben prima della pandemia causata dal Covid-19 “bambini e giovani portavano il peso delle problematiche relative al disturbo mentale, senza che ci fossero investimenti significativi volti ad affrontarle”,spiega il direttore generale dell’Unicef Henrietta Fore: “i governi stanno investendo troppo poco per affrontare questi bisogni fondamentali. Non viene data abbastanza importanza alla relazione tra la salute mentale e le conseguenze future sulla vita”. Secondo l’Unicef, “persistono ampi divari tra le necessità in materia di salute mentale e i finanziamenti dedicati”.
Colpa (anche) del Covid-19
E oggi la situazione si presenta ancora più complessa a causa delle molte restrizioni alla vita sociale che sono state imposte come misure preventive anti-Covid nell’ultimo anno e mezzo, prime tra tutte la chiusura delle scuole e la didattica a distanza, ma anche le limitazioni alle attività ricreative e sportive: “Sono stati 18 lunghi mesi per tutti noi, specialmente per i bambini. Con i lockdown a livello nazionale e le restrizioni di movimento legate alla pandemia i bambini hanno trascorso anni indelebili della loro vita lontano dalla famiglia, dagli amici, dalle aule, dal gioco, elementi chiave dell’infanzia stessa”, afferma Fore. L’impatto è significativo, ed è solo la punta dell’iceberg: secondo il report “bambini e giovani potrebbero sentire per molti anni a venire l’impatto del Covid-19 sulla loro salute mentale e sul loro benessere”.