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Gli adolescenti italiani sono pigri e in sovrappeso. Lo rivela il rapporto sulla salute e il benessere dei giovani pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui più del 30% degli undicenni e dei tredicenni maschi è sovrappeso o obeso. A 15 anni sono il 25%, praticamente uno su 4. Dati allarmanti e purtroppo confermati dall’indagine Okkio alla salute dell’Istituto superiore di sanità, secondo cui il problema si presenta già nell’infanzia. Il 20,9% dei bambini è, infatti, in sovrappeso e il 9,8% è obeso: la media italiana (21%) è 7 punti percentuali sopra quella internazionale.
Maglia nera nello sport
Ancora più preoccupanti i tassi di attività fisica, che ci vedono all’ultimo posto della classifica internazionale sia a 11 anni che a 13. A questa età appena il 5% delle ragazze e l’11% dei ragazzi fa almeno un’ora al giorno di esercizio fisico. Le stime nazionali affermano non solo che gli adolescenti italiani sono pigri e in sovrappeso, ma anche che il 40% di bambini e ragazzi salta la colazione, pasto fondamentale per affrontare al meglio la giornata con il giusto apporto di calorie, affiancato da un dato molto basso di quelli che consumano frutta e verdura regolarmente, almeno una volta al giorno (16%).
Non brillano i rapporti con la famiglia
Un altro capitolo negativo è la relazione con la famiglia: dai dati dell’Oms emerge che i ragazzi italiani hanno meno dimestichezza e capacità di relazionarsi con gli adulti rispetto ai coetanei europei. Non mancano i dati positivi: nel fenomeno del bullismo, per esempio, siamo molto bassi in classifica: a 15 anni, il 2% delle ragazze e il 3% dei ragazzi ne è stato vittima.
Valori positivi
Anche se gli adolescenti italiani sono pigri e in sovrappeso, un’indagine dell’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza (Paidòss) ha rivelato che invece i nostri teenager hanno un’alta percezione di sé: il 12% sarebbe disposto a ricorrere alla chirurgia estetica e solo il 5% farebbe qualsiasi cosa pur di vestire all’ultima moda. Gran parte ritiene, infatti, che le cose importanti nella vita siano altre: la salute e gli affetti, sebbene resti confermato anche da questa ricerca il ruolo di secondo piano dei genitori, che a questa età non sembrano più costituire un punto di riferimento solido: poco più del 10% degli adolescenti sceglie di rivolgersi a mamma e papà per discutere dei propri problemi.