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Lo studio “Alcol e giovani”, elaborato dalla Fondazione Italiana Ricerca in Epatologia per analizzare lo stile di vita, l’assetto psicologico e il consumo di bevande alcoliche degli adolescenti nella regione Lazio, ha coinvolto un campione di 2.700 ragazzi iscritti ai licei di Roma, Frosinone e Latina, tra i 14 ed i 19 anni.
L’incremento del binge drinking
I dati, raccolti attraverso questionari anonimi, hanno evidenziato un quadro della situazione che rileva uno stile di vita ad alto rischio, che comprende cattiva alimentazione e tendenza a bere troppo e in maniera concentrata. Per quanto riguarda il consumo di bevande alcoliche, il 22% dei ragazzi si è dichiarato totalmente astemio (numero sconcertante visto che a quell’età dovrebbero esserlo tutti), mentre il 28% ha dichiarato di bere saltuariamente. Secondo Antonio Gasbarrini, professore di Gastroenterologia dell’Università Cattolica di Roma, si sta verificando un drammatico incremento del binge drinking, vere e proprie “abbuffate alcoliche” in un intervallo di tempo minimo, spesso un’unica serata, con lo scopo di ottenere un’ubriacatura immediate, nonché la perdita di controllo.
Un’alimentazione scorretta
Una parte dello studio riguardava anche la valutazione delle abitudini alimentari e delle conoscenze nutrizionali, allo scopo di prevenire malattie croniche sempre più diffuse nei Paesi industrializzati (obesità, diabete, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore). Dall’indagine emerge che anche i comportamenti a tavola sono rischiosi. Il 60% dei partecipanti, infatti, non segue una corretta alimentazione. Ciò è dovuto alle conoscenze generiche in ambito nutrizionale: il 60% dei ragazzi non ha saputo rispondere alla domanda: “Cosa sono le fibre?”, non ha conoscenze adeguate sul contenuto di grassi negli alimenti, e la stessa percentuale non ha idea di quale siano le giuste proporzioni di grassi, proteine e carboidrati, nonché di frutta e verdura, che è consigliato inserire nella dieta giornaliera. Infine il 30% del campione dichiara di essere fumatore, il 12.5% fa uso congiunto di alcol, fumo e altre sostanze.