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I nostri adolescenti sembrano essere sempre più in crisi, vittime di diete poco sane e mancanza di sport. In tema di sovrappeso e obesità infantile, in Europa, i ragazzi italiani sono secondi solo ai coetanei greci. Il tutto condito da un crescente stato di malessere psicologico che li porta spesso all’infelicità. A rivelarlo è un’indagine svolta dai ricercatori dell’Istituto superiore di sanità (Iss) di concerto con le Università di Padova, Torino e Siena.
Poca frutta e verdura
L’indagine rientra in un lavoro più ampio coordinato dall’Ufficio regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e ha preso in esame la salute fisica, le relazioni sociali e il benessere psicologico di oltre 227mila ragazzi italiani di 11, 13 e 15 anni. Come sottolinea Alessio Vieno, docente di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova, i risultati evidenziano che in età preadolescenziale, specie a undici anni, si mangia troppa poca frutta. Solo un terzo del campione consuma frutta giornalmente. E le cose peggiorano quando si tratta di verdura, con gli adolescenti italiani ultimi per consumo quotidiano.
Sempre meno sport
Passando all’attività fisica, la situazione conferma il trend negativo: gli adolescenti italiani sono tra i più sedentari d’Europa. L’Oms consiglia almeno un’ora di sport al giorno. Consiglio che non viene seguito dai nostri ragazzi, con il rischio di perdere l’abitudine al movimento. Se a questo si somma la crescente dipendenza da social e media digitali, è chiaro come, più che l’alimentazione errata, specie tra i più giovani sia la sedentarietà il vero motivo della crescita dei tassi di sovrappeso e obesità. Da ciò il rischio è quello di assistere a un peggioramento futuro. Sì, perché i ragazzi di oggi saranno gli adulti di domani.
Benessere mentale a rischio
Ma oltre al benessere fisico, le preoccupazioni investono anche il piano psicologico. Il corretto equilibrio mentale sembra, infatti, diminuire con l’avanzare dell’età. E i risultati lasciano pochi dubbi: un adolescente su quattro ammette di essere spesso nervoso, irritabile e di soffrire di insonnia almeno una volta a settimana. Anche in questo caso, l’Oms rimarca l’importanza di dare risposte concrete nell’immediato. Perché, spiega, per generazioni future più sane e con una migliore salute psicologica è fondamentale assicurarsi che i giovani di oggi non vengano abbandonati a se stessi. Il tutto dovrebbe partire anche dalla scuola, vissuta sempre più come fonte di stress da molti ragazzi.