Argomenti trattati
È in aumento il numero degli adolescenti fumatori in Italia: ben uno su 10 sotto i 18 anni fuma abitualmente e almeno la metà ha fumato o fuma occasionalmente. Inoltre, più della metà dei fumatori, fa uso di cannabis, secondo i dati raccolti dall’OSSFAD del Centro Nazionale Dipendenza e Doping dell’Istituto superiore di sanità.
Fumo e adolescenza
I minori tra i 14 e i 17 anni iniziano a fumare fin dalle scuole secondarie di secondo grado, anche se si registrano casi precoci, addirittura a soli 9-10 anni. Il ritratto degli adolescenti fumatori, secondo l’indagine Explora che ha analizzato le abitudini di 15.000 adolescenti, è il seguente: maschio, studia al liceo professionale o artistico (ma non è particolarmente brillante negli studi) e ha genitori con un livello di istruzione medio-basso. Altro dato emerso dall’indagine è la correlazione tra il fumo e la scarsa propensione all’attività fisica. Come afferma il presidente dell’ISS Walter Ricciardi, “è necessario potenziare sistemi di prevenzione primaria per scongiurare questa nuova linea di tendenza che vede il consumo di tabacco anche tra i giovanissimi, prima che a questa dipendenza se ne associno altre altrettanto o più pericolose”.
Il trittico fumo-alcol-droga
Sempre secondo lo studio, tra gli adolescenti fumatori abituali c’è un maggior consumo di alcolici: la statistica registra una media di 4 quattro birre e super alcolici alla settimana. Inoltre, il 12% degli intervistati ha dichiarato di aver abusato di diverse bevande alcoliche per uno stretto lasso di tempo, il cosiddetto “binge drinking”. Per quanto riguarda il consumo di droghe, oltre il 65% dei fumatori abituali ha fumato almeno una volta cannabis nell’ultimo anno, rispetto a solo il 2% dei non fumatori. Nel caso delle e-cigs, inoltre, la maggioranza dei consumatori consuma contemporaneamente anche sigarette normali. Prodotti alternativi, quali il tabacco riscaldato, hanno, infatti, raddoppiato negli ultimi tre anni il loro fatturato, come confermato da Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri.