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Le lampade abbronzanti così come i lettini solari sono sconsigliati durante l’adolescenza. Ma non solo perché, come si potrebbe pensare a una prima analisi, sono nocivi per la pelle e possono causare malattie di vario grado, inclusi tumori. Anche perché possono aumentare la tendenza, da parte dei ragazzini, ad assumere comportamenti a rischio. Questa perlomeno è la conclusione cui è giunto uno studio condotto da un team di ricercatori americani, del Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), pubblicato sulla rivista Jama Dermatology.
Un legame pericoloso
La ricerca ha riguardato un gruppo di ragazzi che frequentavano gli ultimi tre anni delle scuole superiori. Tutti, nel 2009 o nel 2011, sono stati invitati a rispondere a dei questionari sullo stile di vita, in particolare sull’uso delle lampade abbronzanti e sull’abitudine o meno di bere alcolici, di fare cose illegali, di avere più partner sessuali. Lo scopo era capire se fra ricorso alle lampade abbronzanti e comportamenti rischiosi ci fosse un nesso.
Confermati i comportamenti a rischio
Dall’analisi dei risultati, è emerso che il numero degli adolescenti che usavano i lettini solari è aumentato negli anni: nel 2009 a fare ricorso a questi dispositivi era il 13% del campione, mentre nel 2011 il 16%. Fra maschi e femmine non c’erano sostanziali differenze: entrambi i sessi amavano l’abbronzatura artificiale. Non solo. Si è visto che effettivamente questi studenti erano più “ribelli” e spericolati degli altri. Tendevano ad avere molti rapporti sessuali e a ricorrere a metodi non legali per tenere sotto controllo il peso, come uso di farmaci vietati. Inoltre, negli alunni che amavano farsi le lampade, rispetto agli altri, l’incidenza di binge drinking era maggiore. I maschi, in particolare, presentavano una propensione più elevata a fumare regolarmente, a impiegare steroidi non prescritti dal medico e a tenare il suicidio.