Tv accesa nuoce allo sviluppo del linguaggio

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/10/2016 Aggiornato il 24/10/2016

La confusione e il troppo rumore dato dalla tv accesa disorientano i bimbi piccoli, impedendo loro di imparare a parlare. Ecco perché

Tv accesa nuoce allo sviluppo del linguaggio

Con la tv accesa in sottofondo i bambini imparano meno parole. È quanto emerge da una ricerca dell’università del Wisconsin-Madison (Stati Uniti) condotta su 106 bambini da 22 a 30 mesi. Nel primo esperimento, 40 bebè sono stati divisi in due ambienti: uno tranquillo e uno rumoroso, mentre imparavano nuove parole. È emerso che quelli inseriti in un contesto più silenzioso mostravano risultati di apprendimento migliori. Anche altri 40 bambini di età maggiore (28-30 mesi) sono stati sottoposti allo stesso esperimento e i risultati ottenuti sono risultati simili. Infine, 26 piccoli sono stati sottoposti a un test che prevedeva di imparare due parole nuove associate ad altre due che già conoscevano, prima in un ambiente silenzioso e poi in uno rumoroso: ebbene, i piccoli riuscivano ad acquisire i termini sconosciuti solo in un contesto tranquillo. Il motivo non è stato spiegato, ma probabilmente è legato alla difficoltà del cervello di “decodificare” i suoni in presenza di altre “interferenze”.

Limitare gli stimoli sonori

Applicando i risultati ai contesti quotidiani di vita dei bambini, i ricercatori hanno perciò ipotizzato che con la tv accesa i piccoli imparano meno parole. Suggeriscono, dunque, a mamma e papà di limitare la quantità di rumori di sottofondo come quello della tv quando si trovano a interagire con i figli piccoli. La tv accesa sempre, in particolare, è dannosa per lo sviluppo dei piccoli. Secondo un altro studio condotto a Seattle (Stati Uniti), la sovraesposizione televisiva tra 0 e 6 anni può alterare nel tempo lo sviluppo del cervello. Inoltre, la mancanza di reciprocità negli stimoli (la televisione invia segnali allo spettatore, che li riceve ma non può rispondere) aumenta il rischio di sviluppare, in età scolare, disturbi di concentrazione, ritardi nello sviluppo linguistico e difficoltà nell’ascoltare gli altri.

Ridurre i tempi fino ai 3 anni

Fino ai 3 anni il ricorso alla televisione come mezzo di intrattenimento andrebbe, dunque, evitato o ridotto al minimo. Inoltre, numerosi studi dimostrano che l’esposizione alla televisione da zero a 36 mesi può provocare miopia, difficoltà di attenzione e ritardi di crescita, danni dovuti non tanto ai contenuti televisivi, quanto alle radiazioni emesse dall’apparecchio. Infine, guardare la televisione può suscitare nei bimbi piccoli sovreccitazione e turbe del sonno.

 

 

 
 
 

da sapere!

Il flusso continuo di suoni e immagini “ipnotizza” i bambini, ponendo le basi per una videodipendenza.

 

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