Troppa Tv: il cervello dei bambini ne risente

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 14/03/2014 Aggiornato il 14/03/2014

Un recente studio dimostra che guardare troppa Tv nell’età infantile influisce negativamente sullo sviluppo del cervello, causando conseguenze a lungo termine

Troppa Tv: il cervello dei bambini ne risente

Chi sostiene che la Tv sia un “mostro cattivo” non è del tutto esagerato. È vero che alcuni programmi sono educativi e aiutano a intrattenere i bambini nei momenti di crisi. Ma è anche vero che troppa Tv fa male. A quanto pare anche al cervello. Lo dimostra uno studio condotto da un gruppo di ricercatori giapponesi, dell’Università Tohoku, pubblicato sulla rivista scientifica Cerebral Cortex.

Uno studio durato parecchi anni

La ricerca ha riguardato 270 bambini e ragazzi, di età compresa fra i 5 e i 18 anni, che mediamente guardavano la Tv fino a quattro ore al giorno. Tutti sono stati invitati a rispondere a dei questionari sullo stile di vita, in particolare sull’uso della televisione e di altri apparecchi elettronici, come computer e tablet. Gli autori li hanno seguiti per parecchi anni, analizzando sia i cambiamenti strutturali del loro cervello sia lo sviluppo delle loro facoltà cognitive. In che modo? Innanzitutto nel corso del tempo hanno eseguito alcune risonanze magnetiche cerebrali. In secondo luogo, li hanno sottoposti a dei test in grado di valutare le funzioni cognitive. 

Solo per poco tempo al giorno

Analizzando i risultati, è emerso che guardare per un tempo notevole la Tv da bambini, quando il cervello è in piena fase di sviluppo, ha una serie di conseguenze negative. In particolare, può avere un impatto sulle aree, come il lobo frontale, che controllano le funzioni cognitive di ordine superiore, per esempio la memoria, l’attenzione, il linguaggio. Questi risultati confermano quanto suggerisce anche il buon senso: è meglio non permettere ai bambini di trascorrere troppe ore davanti allo schermo della Tv, per non compromettere la loro crescita psicofisica. 

In breve

IMPORTANTE STIMOLARE I BAMBINI

Per favorire lo sviluppo del cervello e delle funzioni cognitive è importante proporre, in alternativa alla Tv, attività stimolanti, come le costruzioni, i giochi di ruolo, le gite culturali. 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti