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Quanto tempo può impiegare un bambino ad addormentarsi e quante volte a notte si può svegliare senza che il tutto venga considerato al di fuori della normalità? Rispondere a questa domanda non è semplice, dal momento che possono esserci grandi variazioni individuali nel ritmo del sonno dei bambini, ed è quindi complesso stabilire quali siano i valori soglia di “normalità” entro cui i genitori possono stare tranquilli e quelli oltre i quali, invece, è il caso di sentire il parere di un esperto.
Cambiamenti nel sonno fino ai due anni
Secondo uno studio pubblicato su Sleep Medicine da un gruppo di ricercatori dall’Istituto finlandese per la salute e il benessere e dall’Università di Turku (Finlandia), le problematiche di sonno tra i bambini sono molto comuni e tendono a migliorare quando si arriva intorno ai due anni. Dai dati raccolti emerge inoltre che i primi 24 mesi di vita in particolare risultano attraversati da grandi cambiamenti nei ritmi del riposo notturno.
Coinvolti 5.700 bambini
La ricerca, che ha esaminato il sonno di 5.700 bimbi finlandesi, ha messo in evidenza l’esistenza di alcuni valori che possono essere considerati “soglia”: secondo i ricercatori finlandesi potrebbe essere opportuno da parte dei genitori chiedere il parere di un esperto se un bambino di 6 mesi si sveglia normalmente tre o più volte durante la notte; se il bambino di 8 mesi impiega più di 40 minuti ad addormentarsi; se rimane sveglio di notte per periodi particolarmente lunghi (quantificabili orientativamente in più di un’ora per un bambino di 8 mesi, in più di 45 minuti per un bambino di un anno e in più di 30 minuti per un bambino di un anno e mezzo).
Fonti / Bibliografia
- ScienceDirect
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