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Quando si ha un bambino piccolo è normale interrogarsi su quando avverranno le principali tappe del suo sviluppo. Bisogna tenere in considerazione che ogni bimbo è unico e ha i suoi tempi per fare le cose, quindi nella maggior parte dei casi non è necessario preoccuparsi eccessivamente se il piccolo ci sembra in ritardo sulla “tabella di marcia”. Spesso i genitori di chiedono quando i bambini iniziano a gattonare: vediamo cosa sapere sull’argomento!
A che età i bambini cominciano a gattonare?
Non c’è un momento preciso in cui il bimbo “deve” iniziare a gattonare, tanto che molti bambini saltano del tutto questa fase cominciando a muovere direttamente i primi passi. In genere possiamo dire che un bimbo comincia a provare a spostarsi dopo i 6 mesi di età: è possibile che prima di cominciare a gattonare inizi a strisciare sulla pancia, poi che verso gli 8 mesi tenti di sollevarsi su braccia e gambe nella posizione adatta per gattonare e che solo in seguito capisca come coordinarsi per avanzare in questa posizione. Di solito, quindi, i bambini iniziano a gattonare tra i 7 e i 10 mesi, anche se per alcuni le tempistiche potrebbero essere più lunghe.
I benefici del gattonare
Il gattonamento può apportare tanti benefici ai nostri bimbi, che possono prima di tutto cominciare a spostarsi in maniera autonoma per esplorare l’ambiente che lo circonda e raggiungere gli oggetti che desidera. A livello fisico, il gattonamento favorisce lo sviluppo grosso motorio e la motricità fine, rinforza la muscolatura, migliora l’equilibrio, permette di migliorare la coordinazione oculo-manuale e prepara i nostri piccoli a muovere i primi passettini. Non solo: gattonare incoraggia gli occhi a lavorare insieme, favorendo così la visione binoculare, e allena la visione bifocale che permette di mettere a fuoco oggetti vicini e lontani.
Non solo benefici fisici
Gattonare permette al bimbo di avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo nello spazio e una migliore propriocezione. Avere la possibilità di spostarsi e di raggiungere i propri obiettivi, inoltre, migliorerà la capacità di superare ostacoli e darà modo al bimbo di migliorare la propria autostima e la propria autonomia.
Tutti i bambini gattonano oppure no?
Quella del gattonamento viene ritenuta una tappa importante nello sviluppo dei bambini, ma non tutti la attraversano: alcuni bimbi trovano modi alternativi di spostarsi, ad esempio stando seduti e spingendosi con le gambe, altri passeranno direttamente ai primi passi. Nemmeno la durata di questa fase è uguale per tutti, dal momento che alcuni bambini gattonano anche solo per pochi giorni mentre altri si spostano in questo modo per molti mesi.
Cosa fare se il bambino non gattona?
Se il nostro bambino non sembra interessato a gattonare, non forzatelo: in fondo non si tratta di una fase che attraversano obbligatoriamente tutti i bambini. L’importante è che, entro i 9 mesi di vita circa, il bambino manifesti il desiderio di spostarsi quando viene messo a terra, anche in maniera “personale” e non per forza gattonando. Se vediamo che il piccolo assume la posizione per gattonare ma poi sembra indeciso, possiamo incoraggiarlo a gattonare in maniera dolce, senza forzarlo. Possiamo ad esempio metterci di fronte a lui a poca distanza, chiamandolo per nome e allargando le braccia per incoraggiarlo a venire verso di voi. Potete anche mostrargli il suo gioco preferito, chiedendogli di raggiungerlo. Incoraggiate e lodate ogni tentativo di muoversi nella vostra direzione! In nessun caso, però, bisogna insistere se il bambino non ne ha voglia, si mostra a disagio o addirittura comincia a piangere. La strategia migliore sarà la pazienza e la fiducia nelle sue capacità. Sono da evitare anche girelli e altri strumenti simili che forzano il bambino in una determinata posizione e non gli permettono di assumere una postura autonoma.
Quando i bambini iniziano a camminare?
La fase del gattonamento ha una durata anche molto diversa da bambino a bambino: ce ne sono alcuni che attraversano questa fase alla velocità della luce e altri che gattonano per interi mesi, altri ancora che afferrano qualsiasi appiglio per cercare di alzarsi in piedi senza nemmeno provare a gattonare. Se il nostro bambino gattona possiamo incoraggiarlo ad alzarsi in piedi invitandolo ad afferrare le nostre mani, ma anche in questo caso dovremmo evitare ogni forzatura e permettere al bambino di indugiare in questa fase per tutto il tempo che ha bisogno, rispettando i suoi ritmi e senza volere a tutti i costi affrettare i tempi.
Per alcuni bambini il passaggio dal gattonamento ai primi passi potrebbe essere difficile: dovranno infatti lasciare una modalità di spostamento per loro molto efficace per sperimentarne un’altra in cui si sentiranno probabilmente goffi e lenti. In questo caso la transizione potrebbe durare anche qualche settimana, un periodo in cui i genitori dovranno sostenerlo e incoraggiarlo ma senza obbligarlo a camminare. Di solito, però, la maggior parte dei bambini comincia a muovere i primi passi intorno ai 12 o 13 mesi di età. Non vi preoccupate eccessivamente per un po’ di ritardo in questa fase: alla fine la voglia di imitare i grandi avrà la meglio e in men che non si dica il vostro bambino comincerà a muovere i primi passi e ad esplorare lo spazio che lo circonda. Non dimenticate quindi di predisporre la vostra casa in modo che sia sicura e a prova di bimbo!
In copertina foto di fezailc da Pixabay