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Per i bambini bilingue non esiste un idioma più facile di un altro: entrambe le lingue sono caratterizzate da uno stesso livello di difficoltà e richiedono lo stesso grado di impegno. Perlomeno questo è ciò che sostengono alcuni studiosi americani, che hanno condotto uno studio in proposito, pubblicato sull’International Journal of Bilingualism dell’Università di Ithaca. Per la loro ricerca gli autori hanno arruolato cinque bambini anglo-spagnoli, cinque bambini madrelingua inglesi e cinque bambini madrelingua spagnoli. Quindi, hanno confrontato l’apprendimento delle rispettive lingue nei vari gruppi.
Che cosa è emerso
I risultati hanno evidenziato che per i bambini bilingue non c’è differenza fra l’inglese e lo spagnolo. Il loro cervello processa le due lingue su due “canali” differenti, trattandole allo stesso modo. Ecco perché per i piccoli i due idiomi hanno una difficoltà del tutto simile e richiedono gli stessi sforzi. In realtà, i ragazzini anglo-spagnoli riescono a produrre forme verbali complesse più in lingua spagnola che in inglese, ma il loro grado di approssimazione nelle due lingue è lo stesso.
Nessuna differenza rispetto ai bambini monolingue
Dallo studio è emerso anche che fra i bambini bilingue e quelli monolingue non ci sono particolari differenze nell’apprendimento della lingua, a dimostrazione che il cervello dei primi elabora i due idiomi su due “binari” differenti.
Consigli utili per i genitori
I bambini, rispetto agli adulti, hanno meno difficoltà a imparare due lingue. Per aiutarli, però, è consigliabile che, se mamma e papà parlano due lingue diverse, ciascuno parli al figlio esclusivamente nella propria lingua: in questo modo, il bambino impara fin da piccolo a usare allo stesso modo i due idiomi. Sfruttare, poi, il più possibile gli “insegnanti in casa”, come baby-sitter straniere, zii o nonni di un’altra nazionalità. Per i bambini è più facile imparare una lingua se questa permette loro di comunicare con persone importanti dal punto di vista affettivo. Sarebbe anche utile iscrivere il proprio figlio a un corso di lingua straniera fin da piccolo o magari fargli prendere qualche lezione privata e scegliere un nido, un asilo o una scuola che diano importanza all’insegnamento di una o più lingue straniere.