Se il bimbo di notte non dorme è bene cercare di risolvere il problema modificando la routine pre-nanna, piuttosto che somministrare subito la melatonina al bambino. A spiegare cosa sia e come funzioni la melatonina, e perché è meglio utilizzarla solo in casi di effettiva necessità e strettamente dietro prescrizione del pediatra evitando il cosiddetto “fai-da-te”, è Piero Valentini, pediatra del Policlinico Gemelli di Roma.
“Se il bambino non riposa bene durante la notte ci sta comunicando che qualcosa non va”, spiega lo studioso. È, quindi, importante capire il motivo all’origine delle difficoltà che il piccolo ha nel prendere sonno o dei frequenti risvegli notturni, evitando di somministrare subito prodotti farmaceutici per provare a ‘eliminare’ il problema. “
Spesso la mancanza di sonno è un meccanismo di allerta che il nostro organismo ha per comunicare che qualcosa non va. Soprattutto nei bambini più piccoli che non sanno ancora esprimersi”, afferma Valentini. E dunque è bene, per prima cosa, cercare di capire perché il piccolo non ne vuole sapere di dormire oppure si sveglia spesso durante la notte: può darsi ad esempio che abbia le coliche oppure, se più grandicello, un malessere di varia tipologia, anche leggero.
Un riposo notturno non soddisfacente può inoltre essere conseguenza di abitudini genitoriali che non facilitano l’addormentamento: “Se per esempio i bambini vengono portati a tarda ora in locali affollati e posti chiassosi, è ovvio che poi avranno ricadute sul ritmo sonno-veglia”, precisa Valentini. E spesso un bambino che non ha dormito abbastanza di notte recupera di giorno, facendo saltare i ritmi anche della notte successiva, innescando un circolo vizioso. Dunque, davanti al sonno disturbato del nostro bambino, “bisogna prima di tutto seguire regole di accudimento corrette” e vedere se la situazione migliora, spiega Valentini. Successivamente, se il problema non passa, “è bene rivolgersi al pediatra”, precisa l’esperto.
Per accompagnare il bambino verso un riposo notturno sereno basta seguire alcuni accorgimenti, prima di ricorrere alla melatonina. In generale, è importante creare un ambiente domestico tranquillo e rilassante, lontano da stimoli visivi e uditivi che risultino iperstimolanti: è quindi buona norma spegnere tv, tablet e cellulari() almeno un’ora prima di andare a dormire. È poi bene cenare almeno un’ora e mezza prima di mettersi sotto le coperte perché lo stomaco pieno non aiuta il sonno, e ricordare di non consumare bibite eccitanti (coca-cola, cioccolato o tè) a cena.
In ogni caso mai ricorrere alla somministrazione “fai-da-te” della melatonina per il bambino. Ormone normalmente prodotto nell’epifisi, che è una ghiandola presente nel nostro cervello, la melatonina ha la capacità di regolare il ritmo sonno-veglia. In particolare se da un lato sembra riduca di poco il tempo necessario per addormentarsi, dall’altro sembra favorire un sonno di migliore qualità e durata. E sebbene gli effetti siano blandi, è comunque sconsigliata la somministrazione “fai-da-te”, mentre è fortemente raccomandato farsi guidare dal pediatra: “Non dimentichiamo che qualunque farmaco in sovradosaggio può creare effetti collaterali – ricorda Valentini -. Per i bambino al quale viene consigliata la melatonina nei primi anni di vita esistono prodotti a dosaggi minimi”.
Fonti / Bibliografia
- Sonno dei bambini e dei ragazzi e loro abitudini - Ospedale Pediatrico Bambino GesùEssenziale per il benessere fisico e psicologico del bambino, va favorito con buone abitudini. Incubi ed episodi di “terrore notturno” sono fenomeni passeggeri
- Per un buon sonno segui l’orologio dentro la tua testa | Fondazione Umberto VeronesiSecondo la cronobiologia, la scienza che studia i ritmi biologici dell’uomo, possediamo delle “lancette” interiori, che governano il nostro organismo