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È una malattia in continuo aumento, eppure ancora oggi la diagnosi di celiachia è abbastanza complessa. In futuro, forse, le cose potrebbero cambiare. Infatti, un gruppo di ricercatori australiani, del Walter and Eliza Hall Institute di Melbourne, ha realizzato un nuovo test del sangue che sembra possa offrire risultati certi entro 24 ore.
Oggi serve la biopsia
La celiachia è un’intolleranza alimentare permanente verso un complesso di proteine, dette glutine, contenute in alcuni cereali di uso comune, come frumento, orzo e segale. Oggi la diagnosi si basa innanzitutto sulle analisi del sangue. Il campione viene analizzato in laboratorio per ricercare gli anticorpi specifici prodotti dall’organismo per combattere il glutine. Per avere la conferma, in genere, si procede a una biopsia dell’intestino, un esame invasivo e fastidioso. Per non falsare i risultati, è necessario che la persona mangi glutine, anche se lo ha escluso da tempo dalla propria dieta. Per molti questa reintroduzione forzata è sgradevole e difficoltosa.
Che cosa prevede il nuovo esame
Il nuovo test permette di verificare, dopo soli tre giorni di consumo di glutine, l’eventuale rilascio di citochine. Si tratta di molecole infiammatorie generalmente presenti nelle persone celiache dopo l’introduzione del glutine. Una risposta positiva sembra altamente predittiva della presenza della celiachia.A oggi il test è stato provato su 48 persone: alcune erano sane, mentre altre erano celiache. Ebbene, nella maggior parte dei celiaci il test è stato in grado di rivelare la presenza di citochine, mentre nei partecipanti sani il test è risultato negativo. In tutti i casi, gli esiti sono stati disponibili entro 24 ore dall’esecuzione dell’esame.