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Mamme, diciamoci la verità. Quando i nostri bimbi sono molto piccoli, il fatto che se ne stiano tranquilli a vedere la tivù ci sta bene. Possiamo dedicarci alle faccende di casa, leggere un buon libro e, perché no, trascorrere un po’ di tempo a “condividere” i nostri pensieri su facebook o twitter… Ma avete mai pensato alle conseguenze per nostro figlio che trascorre molte ore davanti allo schermo?
Troppo tempo in solitudine
Guardare troppa tv all’età di due anni e mezzo aumenta il rischio di diventare vittime di bullismo tra i dieci e gli undici anni: sono questi i risultati emersi da uno studio condotto dall’università di Montreal e divulgati sul rivista Journal of Developmental & Behavioral Pediatrics. Il bimbo, nel momento in cui guarda il suo cartone animato preferito, si isola dal resto del mondo e si disinteressa di ciò che accade intorno. Diminuiscono le relazioni con il primo nucleo fondamentale della società, la famiglia e, di conseguenza, a lungo andare avrà più difficoltà ad interagire e a farsi capire dagli “altri”.
Difficoltà a sviluppare contatti sociali
“Abitudini di vita caratterizzate nell’età evolutiva da minori esperienze interattive possano provocare in seguito dei deficit negli interessi sociali” spiega Linda Pagani, coordinatrice dello studio. “Non vengono stimolate le “funzioni cerebrali competenti nel risolvere problemi interpersonali, regolare stati emotivi, sviluppare contatti sociali positivi e il gioco coi coetanei”.
L’importanza di guardarsi negli occhi
Mentre sta davanti la televisione il piccolo interagisce solo con gli input che riceve da immagini ed espressioni che gli provengono dall’apparecchio. “Guardare troppa tv può far diminuire la capacità di stabilire un contatto emotivo con gli altri attraverso lo sguardo, fondamentale per acquisire sicurezza in se stessi e gestire le amicizie e le interazioni sociali”, avverte Linda Pagani.
Lo studio sui ragazzi canadesi
Per giungere a queste conclusioni è stato monitorato il comportamento di 991 ragazze e 1.006 ragazzi canadesi. Sono stati sentiti i genitori sull’abitudine dei figli di guardare la tv da piccoli e sono stati gli stessi ragazzi a riferire di episodi subìti di bullismo da parte dei coetanei nell’età tra i dieci e gli undici anni. Nello specifico, è stato chiesto se gli venivano sottratti degli oggetti dai compagni o se venivano derisi o picchiati.
Due ore al giorno al massimo
Proibire che i nostri bimbi passino del tempo ad adulare il loro mito dei cartoni? Impossibile. Ci vogliono però delle regole per limitare gli abusi. Massimo due ore al giorno: raccomanda l’American Academy of Pediatrics. La metà del tempo di una giornata viene impiegata dai bambini per sviluppare i bisogni primari, mangiare, dormire, pulizia. “Il resto della giornata – spiega Pagani – andrebbe dedicato a relazioni e attività che li arricchiscano, come per esempio il gioco, che permette loro di essere creativi e ai genitori offre la possibilità di capire come i loro figli interagiscono con gli altri a livello sociale ed emotivo, in modo da poter correggere o promuovere determinati comportamenti”.