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Se nel primo anno e mezzo di vita l’attenzione del pediatra era focalizzata principalmente sulla crescita e sulle condizioni generali di salute, tra i 18 e i 24 mesi l’interesse, pur senza trascurare questi due aspetti fondamentali, si sposta sempre più verso un approccio in cui la valutazione dello sviluppo fisico è strettamente integrata a quella delle capacità motorie (per esempio, si valuta la sua capacità di compiere movimenti coordinati e finalizzati) e psicointellettive.
La visita dal pediatra
Nel semestre dai 18 ai 24 mesi, più ancora del precedente, è infatti caratterizzato dal consolidamento del carattere del bambino, dalla sua affermazione più o meno autoritaria (sta, infatti, attraversando la cosiddetta “fase del no”) e dalla sua progressiva acquisizione di consapevolezza della propria identità. Si spiega così perché alcuni bambini, che si erano sempre rivelati docili e perfettamente malleabili, possono sviluppare all’improvviso un atteggiamento di opposizione al pediatra, magari dopo un’iniezione o l’introduzione dell’abbassalingua per l’esplorazione della gola. In assenza di problemi o di necessità particolari, in questo intervallo di tempo si pianifica solitamente una sola visita, che può coincidere con uno dei bilanci di salute previsti dall’Accordo nazionale dei pediatri se non era già stato effettuato prima del 18° mese di vita del piccolo. Se, però, in precedenza erano emersi disturbi specifici, come per esempio un’allergia, un difetto della vista o dell’udito, è questa la sede opportuna per verificare se gli accertamenti o i provvedimenti prima intrapresi hanno portato a una maggior chiarificazione o alla risoluzione definitiva del problema.
L’esame dei dentini
Tra i 18 e i 24 mesi di età si completa la calcificazione degli incisivi e si sviluppano i canini e i primi molari, che solitamente fanno la loro comparsa dopo il compimento del secondo anno di vita del piccolo. L’esame dei dentini risulta molto importante sia per esaminarne lo stato di salute sia per verificare che vi sia un corretto rapporto, definito in termini medici “occlusione”, tra le due arcate dentarie (ossia quella superiore e quella inferiore). Altri due elementi che il pediatra osserva con particolare attenzione in occasione della visita sono la conformazione del palato e la mobilità della lingua. Quest’ultima, infatti, potrebbe essere un po’ limitata nei suoi movimenti (soprattutto di protrusione) da un frenulo (quel sottile legamento, situato nella superficie inferiore della lingua, con cui essa è legata saldamente al “pavimento” della bocca) troppo corto, che può determinare anche difficoltà per il piccolo nella pronuncia delle parole. In questo caso si rende, in genere, necessario un semplice intervento chirurgico, che consiste nella resezione parziale del frenulo.
Crescita
La tabella evidenzia i valori medi (indicati nella colonna relativa al 50° percentile) di peso e altezza per bambini e bambine di età compresa tra i 18 e i 24 mesi. Dato che i valori di crescita possono cambiare molto da bambino a bambino, sono indicati anche i valori minimi (segnati nella colonna del 3° percentile) e massimi (nella colonna del 97° percentile) considerati nella soglia di normalità per la popolazione italiana.