Autismo: un test dell’udito calcola il rischio

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28/09/2016 Aggiornato il 28/09/2016

Un test dell’udito potrebbe anticipare la diagnosi di autismo, oggi possibile solo dopo il terzo anno di età, consentendo cure più precoci ed efficaci

Autismo: un test dell’udito calcola il rischio

Un test dell’udito potrebbe far emergere il rischio di autismo già a due anni di età: lo sostiene uno studio della University of Rochester (Stati Uniti). L’autismo è un disturbo dello sviluppo caratterizzato da gravi difficoltà comunicative e sociali, che compaiono nei primi 3 anni di vita. Rientra nei disturbi pervasivi o generalizzati dello sviluppo, denominati anche “disturbi dello spettro autistico”.

Riscontrati deficit uditivi

Gli esperti hanno esaminato l’udito di un gruppo di bambini autistici di 6-12 anni e hanno constatato che tutti avevano deficit uditivi per alcune frequenze sonore proprie della lingua parlata. Non a caso l’autismo è caratterizzato da difficoltà di comunicazione e talvolta comprensione del linguaggio. I piccoli hanno difficoltà a interagire con gli altri, non si relazionano con i coetanei, presentano una compromissione del comportamento non verbale (sguardo diretto, espressione mimica), non condividono emozioni e stati d’animo con chi li circonda. A ciò si accompagna un ritardo o una totale mancanza del linguaggio parlato, che si manifesta con l’uso di espressioni stereotipate e ripetitive. Hanno così concluso che forse un test dell’udito potrebbe far emergere il rischio di autismo già a due anni di età. 

Intervenire prima per curare meglio

Attualmente la diagnosi di autismo non viene formalizzata prima del terzo anno di età. Molti ricercatori italiani e stranieri, però, stanno studiando la modalità di anticipare la diagnosi, in modo da iniziare prima le cure. I bambini trattati precocemente, infatti, rispondono meglio alle terapie e vanno incontro a miglioramenti sostanziali. Nei primi mesi di vita, infatti, il cervello è più ricettivo e alcuni programmi di intervento hanno maggiori probabilità di successo se applicati anticipatamente. È fondamentale intervenire nelle prime fasi dello sviluppo, quando cominciano a modellarsi nel cervello i comportamenti sociali, in quanto nei bambini autistici la funzione sociale è immatura e va stimolata.

 

 

 
 
 

da sapere!

Si tratta di un test semplice, economico e utilizzabile anche su bimbi piccoli e non collaborativi.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo la vaccinazione contro morbillo, parotite, rosolia, varicella il bambino è contagioso?

04/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dott.ssa Elena Bozzola

Chi si vaccina contro morbillo, parotite, rosolia non trasmette ad altri la malattia per cui è stato vaccinato. Una eccezione è rappresentata invece dalla vaccinazione contro la varicella.   »

Bimba di sei mesi che non vuole la pappa: che fare?

04/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

All'inizio dello svezzamento non è raro che il bambino si dimostri diffidente o, addirittura, ostile nei confronti dei cibi nuovi. Per aiutarlo ad apprezzarli occorrono pazienza e qualche piccola strategia.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Fai la tua domanda agli specialisti