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L’inquinamento potrebbe essere un fattore di rischio per l’autismo. La cattiva qualità dell’aria, secondo alcuni scienziati della University of Pittsburgh Graduate School of Public Health (Stati Uniti), non inciderebbe solo sulla salute dei bambini in generale, causando problemi respiratori e allergici, ma aumenterebbe anche il rischio di soffrire di autismo, un disturbo neuro-psichiatrico dell’età evolutiva caratterizzato da ridotte capacità relazionali e comunicative e da un conseguente isolamento sociale.
Picco di casi negli Usa
Lo studio ha voluto indagare le cause dell’aumento dei casi di autismo negli Stati Uniti: i ricercatori hanno indagato l’esposizione delle famiglie di 6 contee della Pennsylvania ad alcune sostanze tossiche presenti nell’aria, dimostrando un collegamento tra i livelli di cromo (un metallo) e stirene (un idrocarburo aromatico) e l’autismo. In particolare, i bambini più esposti a queste sostanze in gravidanza e nei primi anni di vita sono risultati 1,4 volte più a rischio di sviluppare la malattia. Gli autori hanno così concluso che l’inquinamento potrebbe essere un fattore di rischio per l’autismo.
Sotto accusa le polveri sottili
Oltre al fatto che l’inquinamento potrebbe essere un fattore di rischio per l’autismo, gli esperti sottolineano che lo smog, dovuto prevalentemente alle polveri sottili, ossia ai particolati di dimensioni così piccole da passare attraverso il filtro nasale e raggiungere le vie respiratorie più piccole, nel profondo dei polmoni, è responsabile dell’aumento di bronchiti e bronchioliti nei bambini.
Come evitare i rischi
Come suggerisce la giornalista Paola Di Pietro nel libro “Come difendere i nostri figli dall’inquinamento” (Red Edizioni), per ridurre il più possibile l’esposizione dei piccoli allo smog, è consigliabile non portarli fuori quando le sostanze inquinanti sono maggiormente concentrate: d’inverno le ore più sfavorevoli sono le prime del mattino, quando, a causa della bassa temperatura (fenomeno spesso evidente grazie alla nebbiolina bassa visibile) l’aria ristagna verso il suolo. È utile poi scegliere percorsi poco trafficati o frequentati da automezzi, se il bambino è molto piccolo è meglio portarlo nel marsupio, nell’apposita fascia o nello zainetto, evitando il passeggino che lo espone maggiormente ai gas di scarico delle auto.