Autismo: al via progetto per diagnosi precoce

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 30/06/2016 Aggiornato il 30/06/2016

La possibilità di effettuare una diagnosi precoce dell’autismo potrebbe migliorare la qualità di vita di molti bambini. Ecco il progetto dell’Istituto superiore di sanità

Autismo: al via progetto per diagnosi precoce

Riconoscere i segnali dell’ autismo, soprattutto nella prima infanzia, è molto difficile. L’ autismo, infatti, è una malattia ancora difficile da diagnosticare soprattutto perché compromette l’aspetto relazionale ed emotivo, difficile quindi da valutare quando il bambino è molto piccolo. E infatti la diagnosi definitiva della sindrome dello spettro autistico di solito viene confermata solo verso i 4 anni.

L’importanza di una diagnosi precoce

Intervenire tempestivamente nei bambini autistici può, però, migliorare i sintomi e la qualità di vita dei piccoli. A questo scopo, l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha messo in atto un programma per individuare i segnali che possono alludere all’autismo, anche per rendere omogenea l’assistenza alla malattia, che presenta ancora diverse disparità tra regione e regione. Questo programma, denominato “Non invasive tools for early detection of autism spectrum disorders” (strumenti non invasivi per la diagnosi precoce dell’autismo), è stato diretto dal 2011 al 2014 da Maria Luisa Scattoni del Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze dell’ISS, per studiare i comportamenti dei bambini nei primi due anni di vita.

Obiettivo: mappare l’autismo

Dal 2016 è iniziato un nuovo progetto per indagare le procedure di ogni regione per la diagnosi precoce dell’autismo, coordinato dalla Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) e dall’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, con la partecipazione della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP). Il primo obiettivo, perseguito nuovamente sotto la guida della dottoressa Scattoni, è capire quante persone in Italia siano colpite dall’autismo, anche perché negli ultimi anni è stato registrato un aumento dei disturbi del neurosviluppo, che includono la sindrome dello spettro autistico. 

Il ruolo dei pediatri

Antonella Costantino, presidente SINPIA e direttore della UONPIA della Fondazione policlinico, si occupa del coordinamento del secondo obiettivo, cioè di capire quali siano gli strumenti di screening e diagnosi precoce utilizzati a livello regionale negli accordi con i pediatri di famiglia e come facilitare l’accesso ai servizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza. In Italia, la diagnosi viene effettuata all’età di 4-5 anni, con un ritardo di circa 2-3 anni rispetto ai primi segnali colti dai genitori. Per questo il ruolo dei pediatri è fondamentale: hanno la possibilità di comprendere più facilmente i segnali dell’autismo e indirizzare i genitori verso i centri abilitati a diagnosticare (ed eventualmente curare) questo problema.

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

In Italia si stimano dalle 350.000 alle 500.000 persone colpite da autismo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Secrezioni vaginali abbondanti a sei mesi dal parto: cosa segnalano?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La comparsa di perdite trasparenti, prive di odore e non associate a particolari sintomi potrebbe essere espressione della ripresa dell'attività ovarica. Ma per avere la certezza che non si tratti di altro è meglio effettuare un controllo.   »

Gemelli: perché sono diversi?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Se i gemelli sono dizigoti è normale che abbiano un aspetto differente, anche per quanto riguarda il colore di occhi e capelli. Questo perché, a differenza dei gemelli monozigoti, non condividono un identico patrimonio genetico.   »

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Fai la tua domanda agli specialisti