Asili nido: in Italia trova posto un bambino su 5

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 19/12/2018 Aggiornato il 19/12/2018

Solo 4 regioni raggiungono l'obiettivo europeo secondo cui almeno un bambino su tre deve essere accolto in asili nido e strutture simili

Asili nido: in Italia trova posto un bambino su 5

In Italia trovano posto negli asili nido circa il 23% dei bambini tra 0 e 3 anni, ovvero poco più di un bambino su cinque. Cifre che vedono il nostro Paese non in linea con quanto chiesto dall’Europa, secondo cui deve essere accolto nelle strutture educative per l’infanzia almeno il 33% dei bambini con meno di tre anni, ovvero uno su tre.

Centro-nord più virtuoso

I dati più recenti raccolti dall’Istat (Istituto nazionale di statistica) si riferiscono all’anno educativo 2014-15. Mostrano come in media in Italia possano contare su asili nido e altri servizi per la prima infanzia circa 23 bambini su 100 con meno di tre anni, e mettono in evidenza come solo la Valle d’Aosta, l’Umbria, l’Emilia Romagna e la provincia autonoma di Trento superino la soglia del 33% chiesta dall’Europa, seguite dalla Toscana con il 32,7%. Tutte le altre regioni sono ancora lontane dal traguardo con differenze anche molto significative, soprattutto al sud.

Al Sud meno sevizi

Ultime in classifica le regioni del Mezzogiorno, in cui la carenza di strutture dedicate alla prima infanzia appare in alcuni casi drammatica: come in Campania e in Calabria, dove trovano posto nelle strutture dedicate alla primissima infanzia rispettivamente 6-8 bambini su cento, mentre in Sicilia i posti disponibili sono sufficienti appena per un bambino su 10. Parametri preoccupanti anche in Puglia e Basilicata (con il 12,6% e il 14,2%). Molise e Abruzzo, invece, mantengono un dato comunque in linea con la media italiana, riuscendo a offrire l’accesso ad asili nido e strutture simili a due bambini su dieci.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il Consiglio europeo tenuto a Barcellona nel lontano 2002 aveva posto come traguardo per gli Stati membri che i posti disponibili nei servizi per la prima infanzia coprissero almeno un terzo della domanda potenziale, cioè il 33% dei bambini sotto i 3 anni. Obiettivo recepito anche dalle leggi italiane, in ultimo dal decreto legislativo 65 del 2017, che ha ribadito questo impegno. Per ora solo sulla carta.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Beta-hCG: il loro valore data la gravidanza?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La datazione della gravidanza si effettua in prima battuta partendo dalla data di inizio dell'ultima mestruazione, successivamente in base a quanto rileva l'ecografia e non considerando il valore delle beta-hCG.  »

Acido folico: l’assunzione di due compresse lo stesso giorno può causare danno?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'assunzione occasionale di una seconda compressa di acido folico nell'arco di 24 ore non provoca alcun danno alla gravidanza e non rende opportuno saltare l'assunzione il giorno successivo.   »

Fai la tua domanda agli specialisti