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Si è discusso a lungo in merito all’abuso di antibiotici in età pediatrica. Spesso, infatti, trionfa il “fai da te” o comunque si assiste a una certa superficialità nel prescrivere antibiotici ai bambini, anche se non si è certi si tratti di infezione. Nuovi studi dimostrano, tra i vari risvolti negativi di questa prassi, anche la predisposizione all’obesità.
Più pericoli nei primi due anni
La correlazione tra maggior rischio di obesità e assunzione di antibiotici da bambini è dimostrata da uno studio recente statunitense. Nello specifico, sembrerebbero a rischio quei bambini che, sotto i due anni di età, abbiano già affrontato tre cicli di terapia antibiotica. Che, a ben vedere, non sono sicuramente pochi.
Incidono sul peso
Gli antibiotici sono farmaci strettamente correlati all’aumento di peso. Basti pensare a come sono stati impiegati nella storia per favorire l’aumento di peso nel bestiame. Lo stesso meccanismo, però, si innesca con l’organismo dell’essere umano, soprattutto se in fase di crescita.
La conferma dello studio
A fare da campione a questo interessante e attuale studio, sono stati ben 21.714 bambini inglesi, monitorati dai primi mesi di vita sino a circa i 5 anni di età. I risultati sono stati eclatanti: correvano un rischio maggiore di obesità quei bimbi che erano stati sottoposti con frequenza a terapie antibiotiche entro i due anni di età. Il meccanismo indiziato è un mutamento che l’antibiotico causerebbe nel microbioma intestinale e che favorirebbe, dunque, l’insorgere dell’obesità.