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Riconoscere precocemente l’Adhd, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, è molto importante. In questo modo, infatti, si evita che il bambino venga ingiustamente ed erroneamente etichettato come pigro, svogliato, “difficile”. Ma è essenziale anche non cadere nell’estremo opposto: essere troppo precipitosi. Cosa che purtroppo, oggi, è uno sbaglio sempre più frequente. La conferma arriva da una revisione sistematica, condotta da un’équipe di ricercatori australiani, dell’Institute of Public Policy della Curtin University e dell’Università di Adelaide, pubblicata sul Journal of Child Psychology and Psychiatry sull’ Adhd nei bambini piccoli.
Una revisione mondiale
La revisione è stata condotta su 17 studi, cinque effettuati negli Stati Uniti, due in Spagna e uno ciascuno in Canada, Finlandia, Germania, Paesi Bassi, Islanda, Israele, Norvegia, Svezia, Taiwan e Australia: tutti hanno indagato il legame fra età dei bambini e probabilità di ricevere una diagnosi di Adhd oppure hanno preso in considerazione bimbi già in cura. Complessivamente, gli autori hanno esaminato i dati di circa 14 milioni di bimbi. Lo scopo era capire se c’è un’età in cui è più facile riconoscere il disturbo da deficit di attenzione e iperattività.
Serve maggiore attenzione
Dall’analisi dei risultati è emerso che più i bambini sono piccoli e più aumentano le diagnosi di Adhd. Questo non significa però che il disturbo sia più facilmente riconoscibile nelle fasi precoci, quanto piuttosto che nelle fasi iniziali si tende a fare più confusione. “Sembra che nel mondo alcuni insegnanti tendano a scambiare l’immaturità (…) per Adhd nei bambini piccoli. E la nostra ricerca indica che questo si verifica sia in Paesi ad alta prescrizione di farmaci, come Stati Uniti, Canada e Islanda, sia nei Paesi in cui l’Adhd è molto meno comune, come Finlandia, Svezia e Taiwan” hanno spiegato gli autori. Insomma, a quanto pare, quella scambiata per Adhd nei bambini piccoli è spesso un’altra problematica. Oltre all’immaturità psicologica, anche i problemi del sonno possono essere facilmente scambiati come manifestazioni dell’ Adhd nei bambini piccoli. Non solo. Perfino le vittime di bullismo e quelle di abusi rischiano di essere indicati (o quanto meno di essere segnalati) come iperattivi. Ecco perché gli esperti invitano a fare più attenzione nelle segnalazioni. Concedere un po’ più di tempo per maturare ai bambini più piccoli potrebbe essere la soluzione migliore in molti casi.
Da sapere!
In Italia la diagnosi di Adhd può essere posta solo dal neuropsichiatra, il vero esperto del disturbo. Per questo nel nostro Paese il problema delle sovradiagnosi è molto limitato.