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Pubblicato il 17/07/2018Aggiornato il 01/08/2018
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Giornalista freelance dal 2001 e web writer dal 2010, scrive di salute, medicina, psicologia, benessere, tecniche naturali, alimentazione, attualità. E ha molto a cuore le tematiche che ruotano attorno al self empowerment e alla maternità, specialmente da quando è mamma di Alice e Viola. Collabora sia per riviste cartacee sia per siti online, come businesspeople.it e modaacolazione.com
In passato era una malattia prevelarmente maschile. Oggi, invece, i casi di tumore al fegato sono in aumento soprattutto nel sesso femminile. Ecco perché »
Il 25% della popolazione infantile è in una condizione di obesità o sovrappeso. La colpa di questa obesità infantile risiede nelle abitudini sbagliate, come sedentarietà e dieta poco sana »
Negli ultimi anni, si sono registrati più casi di balbuzie nei bambini. La ragione? È migliorata la diagnosi e anche i trattamenti, ma è importante che siano precoci per essere più efficaci »
L’aspettativa di vita delle donne è maggiore di 5 anni di quella degli uomini. La ragione è semplice ed è legata a uno stile di vita più sano: alimentazione corretta, poco fumo e alcolici e più movimento fisico »
Le coliche gassose sono l’incubo di molti neogenitori. Ma ora le cose potrebbero cambiare. Sembra, infatti, che un particolare probiotico sarebbe in grado di alleviare i dolori delle coliche dei neonati »
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Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei. »
Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire. »
In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale. »
Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante. »