Pamela Franzisi è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali.
Pubblicato il 14/07/2018Aggiornato il 01/08/2018
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Giornalista pubblicista, dopo anni di gavetta come articolista e redattrice per quotidiani e settimanali locali, maturando esperienza in vari settori (dalla cultura alla cronaca, dalla politica allo sport) oggi sceglie di scrivere di mamme e bambini, lifestyle e famiglia per le testate nazionali Viversani e belli e Bimbisani & belli. Pamela vive la maternità a 360 gradi, sul lavoro come nella vita privata. Esperta di diritti delle mamme, ogni giorno, nella sua attività di operatrice di patronato, è di supporto a numerose donne per pratiche di sostegno al reddito. Non per ultimo, è lei stessa mamma, innamoratissima della piccola Sofia. Ama cucinare, leggere e… scrivere. Il sogno nel cassetto? Pubblicare un libro tutto suo.
Lo si è sempre sospettato ma ora c’è la certezza: il buonumore e il cattivo umore si trasmettono da persona a persona come fossero dei virus molto contagiosi »
I figli che osservano i loro genitori impegnati per ore davanti allo smartphone, trovano del tutto normale trascorrere molto tempo a fissare lo schermo del telefono, a scapito delle relazioni sociali. Un uso corretto dello smartphone si impara in famiglia »
Il rapporto tra tablet, smartphone e bambini è sempre al centro dell’attenzione. Da ultimo è emerso che un uso eccessivo influisce sul cervello in via di sviluppo dei piccoli »
Lo smartphone è diventato un compagno dal quale è sempre più difficile separarsi. Anche di notte. Molti giovani inviano messaggi anche mentre dormono e la maggior parte di loro al mattino neanche se lo ricorda. Preoccupa il fenomeno dello sleep texting »
Una rete informativa è necessaria per sensibilizzare gli adolescenti sui rischi delle malattie a trasmissione sessuale. Online il manuale dell’Istituto superiore di sanità »
Soprattutto in giovane età le donne non manifestano il classico dolore al petto utile a individuare tempestivamente l’insorgenza di un attacco di cuore »
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Una differenza di appena 5 giorni tra la settimana di gravidanza individuata in base al calcolo ostetrico (che conta le 40 settimane di gravidanza a partire dalla data di inizio dell'ultima mestruazione) e quanto rilevato dall'ecografia non è significativa, tant'è che non suggerisce di ridatare la gravidanza.... »
Per quanto strano possa sembrare, a volte certi sintomi manifestati da un bambino già grandicello sono psicosomatici, cioè sono causati da un problema di tipo emotivo-comportamentale. »
In generale, per le donne in gravidanza, si consiglia un apporto di carboidrati che varia dal 45 al 60% dell'apporto calorico totale giornaliero. Questo significa che se una donna in attesa ha un fabbisogno di 2.200 Kcal al giorno, tra 990 e 1.320 Kcal dovrebbero provenire dai carboidrati. »