L'epoca della lallazione varia da bambino a bambino: quello che conta è che il piccolo emetta i primi monosillabi entro i 10 mesi di vita e, in generale, si dimostri reattivo verso l'ambiente che lo circonda. »
I genitori non sono amici dei figli ma educatori: alla luce di questo principio, è opportuno imporre alcune regole (semplici e giuste) anche in relazione al cibo. »
E' normale che una bimba di 32 mesi non sia particolarmente espansiva con chi non conosce o anche si rifiuti di salutare e di pronunciare anche solo una parola. Forzarla affinché cambi atteggiamento non sarebbe opportuno. »
A tre anni non si può ancora parlare di balbuzia, quanto piuttosto di disfluenza del linguaggio, condizione nella maggior parte dei casi transitoria dovuta per lo più alla mancanza di coordinazione tra i meccanismi della parola e l'urgenza di esprimere un pensiero. »
Quando una mamma è costretta a stare lontana dal suo bambino per qualche giorno può sostenerlo nel distacco raccontandoli una storia che ricalchi la realtà. E' una buona idea che ne siano protagonisti gli animali (gli orsacchiotti, per esempio). »
Durante l'adolescenza, i figli diventano sconosciuti che a volte assumono atteggiamenti non facili da accettare. Bisogna portare pazienza, nella certezza che tutto è destinato a risolversi. »
Nei primi mesi di vita è importante che la neo-mamma abbia degli spazi tutti per sé (anche solo per dormire qualche ora di seguito) , quindi deve fare il possibile per farsi aiutare allo scopo di riuscire a concederseli. »
I bambini aggressivi vanno controllati con i premi, da offrire ogni volta che si comportano bene. E i premi non devono essere né cibo né giocattoli, ma attività da fare insieme. »
Nei primi anni di vita i bambini sono puro istinto, quindi quando vogliono fare una cosa possono non sentire ragioni, se viene loro impedito. Ma il modo per gestirli bene, assicurando loro equilibrio e serenità esiste. »