L'atteggiamento migliore da tenere quando un bambino rifiuta categoricamente un determinato alimento (inclusa la frutta) è quello di non forzarlo a inghiottirlo. Solo così è più facile che superi la sua avversione. »
Dal punto di vista energetico nulla cambia in relazione al formato di pasta, quindi non c'è da preoccuparsi se un bambino predilige i formati piccoli, soprattutto se ha appena otto mesi. »
Dai sei mesi di vita è consigliabile vaccinare direttamente il bambino contro l'influenza, perché non è dimostrato che sia suffiiciente si vaccini la madre per assicurare all'allattato al seno l'immunità contro il virus. »
Può capitare che una vaccinazione solleciti la ricomparsa del reflusso, tuttavia la situazione in genere è destinata a risolversi spontaneamente in breve. »
A prescindere dal tipo di latte, il problema delle coliche e anche della stipsi (che nei primi mesi vera stipsi non è) è destinato a risolversi con il trascorrere delle settimane. »
A 5 mesi e mezzo ci sono casi in cui può essere opportuno iniziare lo svezzamento o, come oggi viene considerato più corretto dire, "l'introduzione dei primi alimenti diversi dal latte". Così diventa facile evitare che il bambino reclami quantità di latte eccessive. »
Non si dovrebbe mai proporre con insistenza al bambino un alimento che rifiuta: il rischio è che sviluppi nei suoi confrotni un'avversione ancora più profonda. »
Se dalle indagini effettuate non risulta nulla di preoccupante, per incentivare una lattante di sei mesi con scarso appetito a mangiare di più si può iniziare a sostituire le poppate di latte proposte a cena e a merenda con pappe e yogurt. »