Dopo circa tre settimane dalla procedura di interruzione volontaria della gravidanza, è opportuno sottoporsi a vari controlli volti a verificare che eventuali sintomi non siano espressione di un problema. »
Se la gravidanza si interrompe ma il valore dell'ormone beta-hCG continua ad aumentare è necessario sottoporsi a una visita ginecologica con ecografia. »
Se, dopo un'interruzione della gravidanza, il valore della gonadotropina corionica umana aumenta con il passare dei giorni è necessario un controllo ginecologico. »
È bene non avere troppa fretta di effettuare il test di gravidanza, ma di aspettare che l'ormone beta-hCG che la segnala abbia avuto il tempo di essere prodotto. Diversamente si rischia una delusione, anche nel caso in cui il concepimento sia avvenuto. »
Aver affrontato un'interruzione volontaria della gravidanza non mette al riparo dalla possibilità di rimanere di nuovo incinta nei mesi successivi. Ricorrere a una contraccezione sicura è l'unico modo per evitarlo. »
Quando non è ben chiara la ragione per la quale i conti non tornano rispetto all'ultima mestruazione, ai giorni in cui sono stati affrontati i rapporti sessuali e alla datazione della gravidanza è opportuno chiedere delucidazioni al ginecologo che effettua l'ecografia. »
Anche se è vero che determinati oli essenziali non interferiscono con l'azione della pillola, è sempre prudente prima di assumere integratori di qualunque tipo chiedere al medico se sono compatibili con il contraccettivo impiegato. »