Claudio Migliori

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Piccolissimo con displasia broncopolmonare (BPD) grave: quali speranze?

Dalla BPD non si guarisce in senso letterale, ma ci si può convivere, a volte anche bene. La possibilità che un bambino colpito arrivi a respirare in autonomia, cioè senza ossigeno, è il primo grande traguardo da raggiungere,  »

Bimbo nato prematuro con broncodisplasia severa: quando potrà fare a meno dell’ossigeno?

Non è quasi mai possibile prevedere quando un piccolissimo con un severo problema all'apparato respiratorio potrà rinunciare al supporto dell'ossigeno.   »

Lattantina che non vuole più mangiare

Quando un bambino di appena quattro mesi rifiuta il latte, occorre una valutazione accurata da parte del pediatra di famiglia, al quale spetta formulare una prima ipotesi diagnostica per poi approfondire.   »

Crack fumato un mese prima del parto: ci saranno conseguenze per il bambino?

In letteratura, non ci sono dati che indichino quanto tempo debba passare perché l'assunzione di crack in gravidanza non comporti conseguenze nel neonato, quindi non si può escludere che il bambino alla nascita manifesti qualche sintomo: in questo caso è importante avvertire il neonatologo di aver ...  »

Neonatino nato fortemente pretermine con BPD: quale prognosi?

La displasia broncopolmonare (BPD) è una complicanza della prematurità il cui esito non è sempre facilmente prevedibile. Solo il passare del tempo potrà permettere d capire cosa accadrà al bambino.   »

Piccolissima positiva al test di Coombs

La positività ai test di Coombs (diretto e indiretto) è destinata ad andare progressivamente esaurendosi, insieme al rischio di anemia. Fermo resta che l'andamento dell'emoglobina va monitorato nel tempo per eventualmente intervenire con cure adeguate.   »

Test di Coombs positivo sul neonato (e sempre negativo sulla mamma)

Quando emerge un'incongruenza rispetto ai risultati del test di Coomb, è opportuno che la neomamma ripeta l'indagine, magari ricorrendo a una metodica diagnostica diversa dalle precedenti, rivolgendosi a un Centro di ematologia dell’adulto.  »

Piccolissima irrequieta, che si calma solo attaccandosi al seno

Nei giorni in cui fa molto caldo è possibile che anche i piccolissimi allattati al seno abbiano sete e che quindi il loro pianto esprima il bisogno di essere più idratati. Offrire 20-30 ml d'acqua potrebbe essere risolutivo.  »

Uso di crack e allattamento: sono compatibili?

L'Academy of Breastfeeding Medicine suggerisce che le donne che hanno abusato di cocaina nel corso della gravidanza non dovrebbero allattare al seno a meno che non abbiano una tossicologia urinaria negativa al momento del parto e siano "pulite" da almeno 90 giorni.  »

Piccolissimo che piange tanto

Può essere verosimile che l'irrequetezza, il pianto inconsolabile, i continui risvegli notturni di un lattantino siano dovuti alle cosiddette "coliche gassose": spetta al pediatra curante diagnosticarle e poi indicare la cura che meglio si adatta al singolo caso  »

Pagina 2 di 3