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Studiamo un po’ d’inglese? Inutile negare che tanti bambini davanti a questa proposta si mostrino distratti e annoiati, decisamente poco interessati alla questione. Per non parlare poi dei ragazzi un po’ più grandi che spesso rispondono con un plateale rifiuto. Come spesso succede con tante manifestazioni infantili, attenzione però a non liquidare il tutto come un capriccio. Bisogna infatti tenere conto che spesso l’apatia, lo scarso coinvolgimento o addirittura il rifiuto che i bambini mostrano nei confronti dell’apprendimento di una lingua straniera scaturiscono da un approccio iniziale sbagliato e dall’impiego di un metodo didattico poco adatto alla loro età.
L’importanza del primo approccio
Avvicinarsi a una lingua straniera, come del resto a qualsiasi nuova materia, può suscitare nei bambini ansia, preoccupazione di non essere all’altezza del compito, paura dell’insuccesso. Se il primo incontro con l’inglese avviene nel segno della preoccupazione e non della rilassatezza, quindi, può succedere che il bambino metta in atto un meccanismo di rifiuto. Il noto linguista americano Stephen Krashen parla proprio di “filtro affettivo” per spiegare molte delle difficoltà emotive che i piccoli studenti possono incontrare quando sono alle prime armi con lo studio di una nuova lingua. Secondo l’autore, infatti, la capacità apprendimento è influenzata dalle emozioni: gli stati negativi agiscono come un filtro che ostacola l’interiorizzazione delle informazioni. E che inevitabilmente allontana i bambini dallo studio e dall’approfondimento della lingua.
Imparare giocando
Creare un ambiente sereno e stimolante rappresenta la miglior strategia perché i bambini possano avvicinarsi allo studio della lingua inglese senza ansia e senza noia, sviluppando un atteggiamento di positiva accettazione nei confronti dell’apprendimento.
Per raggiungere questo obiettivo è basilare fare leva su una dimensione fondamentale per l’apprendimento in età infantile come è quella del gioco. Approcciare lo studio della lingua straniera attraverso attività di gioco permette infatti di ridurre lo stress e di allentare l’ansia che spesso accompagnano i primi incontri con una nuova materia, aumenta l’empatia e il coinvolgimento, tutto a favore dell’apprendimento. L’utilizzo di giochi di ruolo, piccole sfide, ma anche di memory card e canzoni crea un clima all’insegna della rilassatezza e del divertimento che smorza le emozioni negative e mantiene vivi interesse e motivazione verso lo studio.
La strategia di insegnare la lingua attraverso il gioco e l’interazione non a caso è quella che ha decretato l’efficacia e il successo di Novakid, scuola online di inglese specializzata nella fascia di età 4-12 anni. I docenti di Novakid, tutti madrelingua e quasi madrelingua inglese certificati, utilizzano infatti una serie di attività ludiche e di interazione studiate in maniera specifica perché l’apprendimento avvenga in maniera naturale, coinvolgendo ogni bambino dal punto di vista emotivo, cognitivo e relazionale. Queste scelte contribuiscono a creare, durante le lezioni, un clima stimolante e positivo che permette ai bambini non solo di esercitare le abilità linguistiche, ma incentiva anche l’interazione e la riflessione mantenendo alto il livello di attenzione e di motivazione.
Un metodo su misura di bambino
Il metodo Novakid prevede lezioni individuali online di 25 minuti e sessioni di conversazione di gruppo per un massimo di sei bambini.
Un video introduttivo e materiali informativi offrono una presentazione degli insegnanti, dando la possibilità ai genitori, e soprattutto ai bambini, di scegliere l’educatore preferito, altro aspetto fondamentale perché l’approccio con la lingua sia sereno, positivo e porti a un’interazione fruttuosa dal punto di vista dell’apprendimento. La tappa successiva è una lezione di prova gratuita in cui si valuta il livello di conoscenze del bambino per costruire un’esperienza di apprendimento su misura: lezioni che siano troppo difficili o al contrario eccessivamente facili generano, infatti, nei bambini un senso di frustrazione oppure di noia che porta ad abbandonare lo studio.
Dai giochi ai tour virtuali
Con il metodo Novakid gli studenti sono completamente immersi nell’ambiente linguistico e comunicano esclusivamente in inglese fin dai primi momenti, elemento chiave per un apprendimento rapido e sereno dell’inglese. La comprensione dell’insegnante è garantita da moderne tecniche di insegnamento come il TPR (Total Physical Response), l’approccio comunicativo, il CLIL (Content and Language Integrated Learning) o la gamification. Sono soprattutto i giochi e gli elementi narrativi a caratterizzare le attività didattiche, rendendo lo studio coinvolgente e mantenendo costante l’interesse per la materia. Nel corso delle lezioni l’ausilio di tool tecnologici come i virtual tour immersivi consolidano la memoria a lungo termine: visitare un luogo con la tecnologia 3D risulta, infatti, decisamente più coinvolgente e stimolante che sentirlo semplicemente raccontare. Alle lezioni si alternano sessioni di ripasso, sempre sotto forma di giochi o divertenti sfide, che il bambino può svolgere in autonomia.
Le conversazioni ampliano le conoscenze
Da quest’anno è attiva la nuova World Kids Academy di Novakid dedicata a consolidare la pratica orale dell’inglese. Alle lezioni individuali è possibile così alternare conversazioni di inglese in piccoli gruppi di massimo 6 bambini guidati da un insegnante. Si tratta di un momento di fondamentale importanza: la conversazione in gruppi rafforza infatti la fiducia dei bambini nelle loro capacità di comunicazione e offre la possibilità di interagire con altri coetanei entrando a contatto con un ambiente internazionale particolarmente stimolante per la pratica dell’inglese.
Conversando con coetanei di oltre 50 paesi, i bambini migliorano rapidamente la capacità di ascolto e di espressione, imparano a partecipare attivamente, a esprimersi in modo coerente e acquisiscono accenti autentici. Le sessioni di conversazione, che coinvolgono 4-6 bambini provenienti da diversi angoli del mondo, sono personalizzate in base al livello e all’età: dai 4 ai 6 anni, per i principianti (Pre A1), dai 7 ai 9 e dai 10 ai 13 anni, per i bambini con una conoscenza di base dell’inglese (A1).
Anche la durata varia in base all’età partendo da 20 minuti per la fascia 4-6 anni fino a 45 per le altre due fasce.
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