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Gli esperti sono impegnati da anni in una campagna informativa sugli effetti nocivi degli alcolici, soprattutto per alcune categorie di persone, come i guidatori e le donne che aspettano un bambino. Nonostante ciò, il consumo di queste bevande è in continuo aumento, anche fra i giovani che poi devono mettersi alla guida di un motorino o di una macchina e le future mamme. Ecco perché sulla questione recentemente è intervenuto anche il Parlamento europeo.
L’invito del Parlamento europeo
Nelle scorse settimane il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione con cui chiede formalmente alla Commissione Ue di proporre l’introduzione di un’etichettatura per gli alcolici. Al momento, infatti, per i produttori comunitari non esiste alcun obbligo in questo senso, tanto che sulle bottiglie e sulle confezioni di bevande alcoliche raramente sono riportate informazioni presenti, invece, sugli altri prodotti alimentari, come l’elenco degli ingredienti.
L’obiettivo è tutelare i consumatori
Nelle intenzioni del Parlamento, però, non ci sono solo etichette più trasparenti in merito al contenuto degli alcolici, ma anche maggiormente in grado di tutelare la salute dei consumatori. Oltre a proporre di specificare il contenuto calorico delle bevande alcoliche e la lista delle sostanze contenute al loro interno, infatti, gli eurodeputati hanno chiesto anche di inserire delle avvertenze sui rischi corsi dalle categorie più deboli. Per esempio, sui pericoli per chi guida in stato di ebbrezza o comunque dopo aver bevuto e sui pericoli che l’alcol può avere sulle donne incinte e sui loro bambini.
In attesa della Commissione Ue
La risoluzione del Parlamento non è solo un invito alla Commissione e agli Stati membri a considerare il problema delle etichette degli alcolici e e a renderle più utili per il cittadino. Si tratta anche di un invito a mettere a punto una nuova strategia Ue in materia di alcol, che punti a prevenire il consumo di tutti gli alcolici da parte dei minori e delle future mamme. Ora non resta che attendere le risposte, sperando che la sollecitazione dei governatori non cada nel vuoto ma si traduca nell’adozione di risposte concrete. Del resto, quello della diffusione di birra, superalcolici, vino fra adolescenti e donne gravide è un problema reale che richiede soluzioni mirate ed efficaci.