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È un’amicizia speciale quella che si instaura tra bambini e animali domestici, fatta di complicità, gioco e tenerezza. E che aiuta a crescere. Cani e gatti, in particolare, riescono a stabilire con i piccoli di casa un rapporto profondo e stimolante, che aiuta i bambini a imparare a esprimere le emozioni e ad aprirsi. Ma non solo. Ecco qui gli effetti di questo straordinario rapporto e come gestirlo al meglio.
Compagni di giochi
Per bambini e animali crescere insieme comporta molti benefici:
– un amico “peloso” incuriosisce, stimola, fa compagnia, rassicura e consola. Insomma, quando bambini e animali giocano insieme, la vita diventa molto più divertente e avventurosa;
– un animale aiuta il bambino a far nascere dentro di sé, e a coltivare poi, sentimenti e valori che oggi non sembrano più così “importanti”, come l’umiltà, l’attenzione verso l’altro, la generosità, la discrezione, l’amore incondizionato e disinteressato;
– la convivenza con un animale porta a cambiare certi atteggiamenti: un gatto, per esempio, insegna a diventare più pazienti e a saper rispettare i tempi dell’“altro”. Si potrebbe dire che sia un’ottima scuola per prepararsi al mondo degli adulti;
– la “responsabilità” (a seconda ovviamente delle capacità del piccolo) di un altro essere vivente insegna a sentirsi parte attiva e importante nella sua vita ma anche, più in generale, a scoprire e a rispettare le esigenze degli altri.
Il cane e il gatto, inoltre, svolgono ruoli che si modificano man mano che il bambino cresce. Nei primi anni sono soprattutto compagni di gioco, poi diventano confidenti a cui il bambino si rivolge nei momenti importanti o difficili, “raccontando” paure, delusioni e segreti. Sono soprattutto i bambini più timidi e introversi, quelli che fanno più fatica a socializzare, a trarre i maggiori benefici dalla compagnia di un animale: non solo esso è sempre un buon compagno con cui “chiacchierare”, ma è anche una sicurezza affettiva, che aiuta ad affrontare smarrimenti e sensi di inadeguatezza.
Il cane
Il cane è l’animale che meglio si adatta alla presenza di un bambino: nei suoi confronti prova curiosità ma soprattutto moltissimo affetto. È importante tuttavia che i genitori non lascino i due “cuccioli” da soli e che prestino attenzione ad alcune situazioni in particolare:
– il piccolo vuole giocare con il cane e gli tira coda, orecchie, pelo oppure lo manipola con energia: il rischio è che il cane, spaventandosi o sentendo dolore, reagisca male;
– il cane è eccitato perché sta giocando e inizia a correre per la casa o a saltare addosso alle persone: anche se le intenzioni sono buone, qualcuno potrebbe farsi male;
– sta mangiando o giocando con qualcosa cui è affezionato e il bambino gli si avvicina per attirare la sua attenzione a giocare a sua volta con lui; anche in questo caso il pericolo è che l’animale abbia una brusca reazione;
– sta dormendo e il piccolo gli si avvicina con l’intenzione di svegliarlo, rischiando di spaventarlo.
Il gatto
I gatti hanno temperamenti molto diversi l’uno dell’altro. Ci sono mici che si comportano con il bimbo in maniera affettuosa, cercando le sue coccole e carezze, e altri invece che ostentano una totale indifferenza, quando addirittura non scappano a nascondersi se si sentono troppo “ricercati” dal piccolo. Mamma e papà devono, pertanto, regolarsi sul carattere del micio e soprattutto insegnare al bambino che è importante rispettare i suoi tempi e il suo bisogno di indipendenza. Se il gatto mostra chiaramente di avere voglia di starsene per i fatti suoi e di non desiderare di essere coinvolto in alcun gioco, è importante che il bambino non lo stuzzichi: il rischio è che il micio reagisca in modo vivace e imprevedibile.