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Troppi cocktail e superalcolici danneggiano il cuore e provocano un aumento fino a 8 volte del rischio di aritmie cardiache fra i ragazzi. Il mix con nuove droghe triplica il rischio di morte improvvisa. L’allarme è stato lanciato dai cardiologi.
Problemi cardiaci anche per i teenager
Mezzo milione di ragazzi consuma troppo alcol, soprattutto nel fine settimana. Una cattiva abitudine che può provocare problemi cardiaci. Ma c’è un altro pericolo: cocktail e superalcolici sono responsabili della maggior parte degli incidenti stradali durante il weekend. Al sabato sera si comincia magari con l’aperitivo all’happy hour per proseguire con cocktail e superalcolici in discoteca. A fine serata sarà stata consumata una quantità di alcol veramente elevata. A discapito della salute non soltanto di fegato e cervello, ma anche del cuore; secondo i cardiologi bastano sei bicchieri di vino, tre di whisky o cinque cocktail alcolici per aumentare fino a otto volte il rischio di aritmie cardiache.
Gli incidenti da sballo del sabato sera
I medici rivelano che molti incidenti del sabato sera sarebbero causati proprio dagli effetti cardiaci del troppo alcol, perché le aritmie possono provocare svenimenti pericolosissimi se ci si trova alla guida. La probabilità di danni seri cresce esponenzialmente se, come spesso accade, all’alcol si aggiungono sostanze stupefacenti come cocaina, ecstasy o le nuove droghe sintetiche che vanno per la maggiore fra i giovani: in questi casi il pericolo di effetti cardiaci anche letali aumenta di tre volte. Molte morti improvvise di giovanissimi, a prima vista inspiegabili, possono essere indotte proprio dal mix alcol-sostanze stupefacenti.
I rischi del binge drinking
Il limite oltre il quale l’alcol diventa pericoloso anche per il cuore non è molto elevato. Si parla di 750 millilitri o di 300 in caso di superalcolici, quantità che sembrano rilevanti ma che vengono abbondantemente superate durante le serate animate dal cosiddetto binge drinking, l’abbuffata alcolica. Alessandro Capucci, docente di Malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università Politecnica delle Marche di Ancona, ha ricordato che il binge drinking può portare negli anni allo sviluppo di un vero e proprio alcolismo cronico: in questo caso le conseguenze negative per il cuore sono ancora più gravi, perché si altera la funzionalità cardiaca e cresce a dismisura la probabilità di morte improvvisa.