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Tra gli adolescenti la piaga della dipendenza da alcol e droghe è sempre più diffusa. In Italia, secondo il Rapporto Espad del 2012 ragazzi italiani sforano addirittura la media europea, per quanto riguarda il consumo di alcol e droghe, anche inalanti. Che questo possa, però, generare in loro uno spiccato egoismo è una relativa novità.
L’indagine su 585 giovani
Secondo quanto stabilito da una ricerca dell’Università Case Western di Cleveland in Ohio, i giovani che assumono in modo massiccio alcol e droghe sono più disinteressati verso il prossimo e noncuranti delle conseguenze che le loro azioni possono avere sugli altri. In una parola: più egoisti. Lo studio, pubblicato sul Journal of Child and Adolescent Substance Abuse, ha cercato di indicare le discriminanti e i motivi che portano gli adolescenti con problemi di alcol e tossicodipendenza ad avere scarsa considerazione per il prossimo e un maggiore egoismo. L’indagine ha coinvolto 585 giovani tra i 14 e i 18 anni, “reclutati” in liceo e strutture di riabilitazione: i partecipanti erano per la metà donne e il 30% del totale includeva minoranze etniche.
I tossicodipendenti sono i più “disinteressati”
Gli indicatori utilizzati per determinare le motivazioni sottostanti al disinteresse per gli altri sono stati la guida in stato di alterazione e la propensione a praticare sesso non protetto, indipendentemente dall’aver avuto una malattia a trasmissione sessuale. I risultati dei sondaggi hanno rilevato che 390 partecipanti hanno dichiarato di non fare uso di alcol e/o droga o di assumerle limitatamente, mentre 195 (quasi il 33% del totale) hanno affermato di essere tossicodipendenti. Inoltre, l’88% ha dichiarato di non aver fatto uso di droghe o alcol prima dell’ultimo rapporto sessuale, che è stato non protetto per più della metà degli intervistati, mentre 1 su 4 ha avuto precedenti di guida in stato di alterazione. In quest’ultimo caso è stata registrata una forte correlazione tra dipendenza e guida in stato confusionale dovuta a sostanze psicotrope. Analogamente, per quanto riguarda i comportamenti sessuali, i ragazzi tossicodipendenti sono risultati i più irresponsabili, non utilizzando alcuna protezione.
Curarsi attraverso gli altri
Per cercare di prevenire questo atteggiamento egoistico e dannoso, tipico della tossicodipendenza, una soluzione potrebbe essere quella di promuovere il volontariato. La cura per gli altri, infatti, può aiutare gli adolescenti a rischio a non sviluppare questo tipo di comportamento. Come sostiene Maria Pagano, professore associato di psichiatria e primo autore dello studio, la tossicodipendenza ha degli elementi che possono essere accomunati all’autismo. Inoltre, l’esperta ha affermato che “i tossicodipendenti sono come tornado che attraversano la vita degli altri: anche quando sono in fase di recupero, pochi segni indicano una reale comprensione dell’impatto delle loro azioni su coloro che li circondano”. Questo aspetto, purtroppo, è parte integrante della dipendenza ed è importante che sia stroncato sul nascere, soprattutto durante l’adolescenza.