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Il legame tra adolescenti e pornografia è uno dei temi più discussi degli ultimi tempi. Con l’avvento delle tecnologie 2.0, infatti, accedere a siti hot o videoporno è decisamente semplice e fuori dal controllo del mondo adulto in generale. Ma che effetto ha la relazione tra adolescenti e pornografia sui rapporti sociali quotidiani?
Un’abitudine giornaliera
Guardare film porno sembra essere diventata una moda, che sconfina pericolosamente nella quotidianità. Il pericolo, più che nel messaggio veicolato dai contenuti, risiede anche nella frequente alienazione di questi ragazzi rispetto a rapporti interpersonali, amichevoli o amorosi, “reali”. Infatti, il legame tra adolescenti e pornografia è un qualcosa di virtuale e staccato poi dalla realtà con cui i giovani hanno a che fare, volenti o nolenti, ogni giorno.
Appuntamento anche pluri-quotidiano
Una recente ricerca italiana ha preso a campione un gruppo di adolescenti di Padova (890 studenti delle superiori) e ha scoperto che un’alta percentuale di ragazzi è abituata a guardare film porno e a masturbarsi anche più volte al giorno.
Tanto auto-erotismo
Il fattore pericolosità non sta, ovviamente, nell’atto autoerotico di un adolescente, fisiologico e anche sano dal punto di vista dell’esplorazione sessuale e della conoscenza del proprio corpo. Né, a ben vedere, nella sessualità fine a se stessa della pornografia.
Rischio alienazione
Il vero pericolo è la possibile alienazione dei giovani, arroccati in un mondo virtuale e sempre più lontani dal coltivare relazioni reali. Infatti, l’universo 2.0 non crea rischi diretti per l’adolescente, soprattutto se timido e introverso, e quindi appare come sicuro e, soprattutto, come un’alternativa valida a un approccio vero con l’altro, di qualsiasi natura esso sia. Urge una vita relazionale più vera, unitamente a un’educazione sentimentale e sessuale multidisciplinare da veicolare nelle scuole.